A cura della Redazione
La maggioranza perde colpi e rischia la crisi vera ancora prima di partire nell’amministrazione di Pompei. Lello De Gennaro (Alternativa pompeiana – Progetto Democratico): «Da ora in poi mi potranno chiamare solo per consigli comunali o riunioni di maggioranza», ha affermato. C’è il rischio di una crisi dopo il colpo di scena che ha concluso un drammatico Consiglio comunale, il primo dell´era Uliano. Ieri (21 luglio) Raffaele De Gennaro e Marika Sabini di “Alternativa pompeiana - Progetto Democratico” hanno abbandonato l’aula per protesta contro il “tradimento” del “voto di ritorno” che, secondo la loro versione, sarebbe stato il prezzo pagato nello scrutinio di nomina della commissione elettorale per il favore ricevuto da un consigliere comunale di minoranza (Andreina Esposito?). In commissione, infatti, sono entrati (tutti con quattro voti) Raffaele Marra per la maggioranza, Andreina Esposito e Attilio Malafronte per l’opposizione. Non ce l’ha fatta la Sabini: a causa della sua giovane età enonostante avesse ricevuto anch´ella quattro voti. Ma non sono bastati secondo il regolamento. E’ il secondo “affronto” che riceve Alternativa pompeiana dopo l’elezione di Sorrentino (al posto di De Gennaro) alla presidenza del consiglio comunale. I componenti supplenti della commissione elettorale sono Bartolo Martire per l’opposizione e, per la maggioranza, Alberto Robetti e Stefano De Martino. Infine sono stati formati i gruppi consiliari. “Pompei Futura”: Conforti (capogruppo), Uliano, Cirillo e Marra. “Alleanza per Pompei” annovera Robetti (capogruppo), Ametrano, De Martino e Sorrentino. “Alternativa Pompeiana - Progetto Democratico” vede tra le sue fila Calabrese (capogruppo), De Gennaro e Sabini. Nel “Partito Democratico”: Gallo (capogruppo), Martire e Malafronte. Infine il Gruppo Misto, composto da Perillo (capogruppo), Esposito e Padulosi. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2