A cura della Redazione
Un Protocollo di Amicizia e un ponte tra Milano e Pompei sarà creato per valorizzare due realtà di alto profilo della bellezza italiana. Un incontro tra i sindaci Pisapia e Uliano a Palazzo Marino, mette le basi di un´intesa che prevede la presenza allExpo del 2015 nella città meneghina ed un prosieguo diniziative per valorizzare e far conoscere al mondo congiuntamente le realtà ambrosiana e quella di Pompei. Il 10 luglio, a Palazzo Marino a Milano, il sindaco Giuliano Pisapia si è confrontato con Ferdinando Uliano e concertato con lui future collaborazioni culturali e turistiche. La notizia è rimbalzata nellambiente pompeiano grazie ad un comunicato delladdetto stampa del sindaco di Pompei. «Estato un incontro estremamente positivo ed entusiasmante - ha detto il primo cittadino di Milano -. Ho trovato piena sintonia nel confronto con il collega Uliano. Per sancire questo rapporto di sincera collaborazione abbiamo deciso che a breve firmeremo un Protocollo di Amicizia tra Milano e Pompei ed avviato un dialogo tra istituzioni per avere la presenza di Pompei all Expo in città Vogliamo mostrare al mondo questa straordinaria bellezza italiana, patrimonio dellumanità, a Milano durante Expo 2015, quando arriveranno venti milioni di visitatori. Sarà una collaborazione che andrà oltre Expo ha concluso Pisapia - perché la valorizzazione delle nostre città non ha confini temporali, né geografici». Uliano, da parte sua, ha inteso creare il presupposto di una nuova amicizia nel rapporto tra Pompei e comunità urbane di tutto il mondo che si scambiano reciprocamente i segni della rispettiva cultura. Si aggiunge, così, un nuovo tassello ad una già prestigiosa e fitta corona di comunità amiche di Pompei, premessa per la condivisione di esperienze, lo scambio di buone prassi e la promozione di una cultura di solidarietà. La prospettiva, secondo il sindaco Uliano, è di future iniziative culturali e sociali tese verso opportunità dinvestimento e crescita per esportare fuori dai confini italiani le eccellenze locali. Gli operatori turistici pompeiani aspettano, naturalmente, che ai proclami seguano benefici concreti per leconomia locale.
MARIO CARDONE
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