A cura della Redazione
Angelo Scarpati, magistrato del Tribunale di Torre Annunziata, ha letto, oggi, nellaula consiliare del Municipio di Pompei, la formula di rito per linsediamento del nuovo Consiglio comunale, composto, oltre al sindaco, da 10 consiglieri di maggioranza e 6 di minoranza. Subito dopo di lui ha preso la parola il sindaco Uliano che ha rivolto allopposizione lincipit del suo primo intervento in aula da primo cittadino. Ben venga unopposizione forte e decisa ha dichiarato se ci farà lavorare con trasparenza e legalità. Le sue parole successive, il nuovo sindaco, le ha dedicate al confronto diretto con i cittadini e alla partecipazione dei residenti delle periferie che faranno sentire la loro voce tramite i comitati civici, Opereremo con pacatezza e razionalità ma anche con determinazione. Ha assicurato Uliano, che riferendosi dalla passata compagine amministrativa ha detto di aver ereditato molti bubboni. Cerimonia scarna e veloce dunque. Il sindaco boy scout si muove alla Renzi, fatte le dovute proporzioni. Tra laltro non ci sono stati brindisi e dessert, che è stata una piacevole, ma forse dispendiosa consuetudine del decennio precedente. Il nuovo stile di governo della città non preclude, però, a Uliano, la critica al suo operato da parte degli oppositori. Sono già state scagliate le prime saette che hanno riguardato una per una le sue scelte da primo cittadino a partire dai suoi maggiori collaboratori (gli assessori) nel merito della storia civile e politica dei prescelti. Della loro origine, il curriculum e, visto che si tratta di una giunta tecnica, del loro profilo professionale. Un esame critico sotto lente dingradimento. E seguita la contestazione allo sfratto alla biblioteca Maiuri. Lattacco maggiore però Uliano lha ricevuto a proposito delle prime delibere di giunta. In particolare non è andata a genio agli oppositori laumento del fido di anticipazione di cassa per complessivi 10 milioni di euro. E bene precisare che la sua è una scelta di natura tecnica che attiene alla liquidità della tesoreria dellEnte. In poche parole, Uliano ed i suoi vogliono evitare ritardi di pagamenti del Comune a fronte di entrate certe (derivanti da erogazioni governative o tasse locali) sfasate rispetto alle uscite. Il tutto a beneficio delle aziende e professionisti esterni che operano per il Comune. Principalmente è una scelta che punta a mantenere la puntualità degli stipendi (come quelli agli operatori ecologici). Lopposizione è convinta, al contrario, che quello di Uliano è stato il primo passo falso. Non permetteremo che il sindaco che porti il Comune al dissesto finanziario. Bisognerà verificare i prossimi movimenti di tesoreria per renderci conto di chi ha ragione e chi ha torto.
MARIO CARDONE
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