A cura della Redazione
Due pezzi da novanta del neo eletto consiglio comunale si contendono la poltrona più prestigiosa dell’assise. Parliamo di Alberto Robetti, della lista civica “Pompei III millennio”, e Lello De Gennaro, della lista civica “Progetto Democratico”. Robetti ha dalla sua il prestigio che gli deriva dall’essere il primo eletto in consiglio comunale, mentre De Gennaro gode del vantaggio di essere esponente di spicco della lista con il maggior numero di consiglieri. Parliamo dell’unica lista che, grazie al successo elettorale, di consiglieri ne ha ottenuto tre. La conseguenza è che “Progetto Democratico” ambisce a due poltrone: un Assessorato e la presidenza del consiglio. Nonostante le considerazioni espresse, sentito l’orientamento della base degli alleati, sarà presumibilmente il primo cittadino Nando Uliano che dirà l’ultima parola al fine di orientare il voto dei consiglieri di maggioranza a favore del collega, in grado di tutelare i diritti di tutti loro (maggioranza e opposizione) nei lavori di consiglio e consentire, allo stesso tempo, i migliori risultati nell’interesse di Pompei grazie all’esperienza ed alla preparazione personale. Giusto per completare, rimarranno delusi quelli che scommettevano che la maggioranza avrebbe prescelto la Padulosi per una presidenza di garanzia. Gialli, disguidi e retro pensieri sono insorti nella vicenda della composizione della giunta che non è ancora conclusa. Vicenda che ha suscitato il secco commento “dilettanti allo sbaraglio” da parte degli antagonisti della coalizione politica targata Uliano. Gallo e compagni hanno sospeso per un attimo l’operazione di elaborazione della sconfitta per sorridere sull’ingenuità degli avversari nell’inciampare sui primi ostacoli procedurali e le “trappole” di un percorso politico che presenta ben altre asperità. Per dirla tutta pare che la prima stesura della giunta comunale prevedesse la nomina di un professionista di origine torrese (tanto per cambiare) alle deleghe di urbanistica, lavori pubblici ed attività produttive. Quando (troppo tardi per decidere con lucidità) è stato appurato che la nuova legge obbliga (per Pompei) la nomina di almeno due assessori di sesso femminile, il professionista in questione è stato sostituito con Sonia Palomba, che ha affiancato Imma Pirozzi in quota rosa. Ne è conseguito che una volta individuate e conferite le deleghe più appropriate al profilo professionale dell’imprenditrice turistica (turismo, paesaggio, risorse, beni culturali ed animali) rimaneva il compito di “sistemare” quelle che non erano state più assegnate. L’espediente è stato quello di collegarle provvisoriamente al nome di Sica, chiamato a Pompei esclusivamente per guidare la macchina amministrativa. Nessuno avrebbe mai immaginato che una risoluzione del genere avrebbe fatto nascere un caso. Ne conseguirà presumibilmente una pronta rettifica. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2