A cura della Redazione
Fase finale della campagna elettorale a Pompei. I candidati sindaco serrano le fila chiamando a raccolta i sostenitori delle liste civiche che aspirano ad un posto di consigliere comunale. La formula che regge praticamente per tutte e cinque le coalizioni in competizione, è quella della riunione per i quartieri di Pompei. Franco Gallo ha annunciato che oggi (15 maggio) visiterà l’area a nord di Pompei (Civita Giuliana e Fossa di Valle). Previsto nella serata un incontro con i giovani in un pub del centro. La formula del “casa a casa” è stata adottata anche da Ferdinando Uliano, che non disdegna le uscite nei luoghi più frequentati di Pompei, sempre accompagnato da un nugolo di sostenitori. Ieri (14 maggio) Uliano si è recato a fare propaganda elettorale al centro commerciale La Cartiera. Oggi, invece, ha visitato gli scavi di Pompei dove, ha fatto notare, manca un percorso per i disabili. Uliano, sempre impegnato nel sociale, ha fatto di questo motivo (e della legalità) la leva di successo della sua campagna elettorale. Se gli altri candidati sindaco girano il territorio con i loro sostenitori, Maria Padulosi ha una tabella di marcia implementata dalla necessità di recuperare gli arretrati in termini di contatti con la gente, che invece gli altri candidati hanno avuto la possibilità di consolidare nel tempo. Ogni tanto la gentile “quota rosa” della politica pompeiana si riposa per assaggiare una pasta e fagioli a Tre Ponti con Avino e compagni, mentre il 16 maggio è attesa (ospite d’onore) alla “sagra dello gnocco” in via Nolana, dove incontrerà Antonio Veglia, Amato La Mura ed un folto gruppo di sostenitori più agguerriti. Il giro delle contrade di Pompei per il MoVimento 5 Stelle sta a monte della campagna elettorale di Fabio Liguori ed i suoi “dodici moschettieri”, che a quello che si può apprendere dalle numerose fotografie postate su facebook e dalle riprese streaming, non sono rimasti certo isolati nelle loro iniziative in piazza o in privato ma hanno incontrato molta bella gente convinta che con i “grillini” si può migliorare a fondo Pompei. I “grillini” affondano il colpo contro le liste concorrenti con le prove fotografiche dei manifesti abusivi. “Una propaganda invasiva è un segno di arroganza e di cattiva educazione che gli elettori puniranno con l’arma del voto”. Va ripetendo Fabio Liguori, e su questo argomento nessuno può dargli torto. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2