A cura della Redazione
Ancora due, massimo tre giorni di tempo per veder finalmente la fine delle grandi manovre politiche dei tre maggiori schieramenti che puntano a portare a casa una vittoria a tavolino per le amministrative di fine maggio con un sistema oramai collaudato: irretire il consenso degli elettori pompeiani mediante una ventina di liste elettorali che significa circa trecento candidati che fanno confluire il consenso sull’unico aspirante al quadro di comando della macchina comunale. Ci prova Carmine Lo Sapio. Propone di essere lui a fare lui un passo, considerato che l’antagonista Padulosi è irremovibile sulla decisione di restare in pista fino alla fine del giro. Al momento circola nell’ambiente degli attivisti politici di “Elaboriamo” un ventaglio di nomi tra i quali, tra i più accreditati figurano Franco Gallo (giù vicesindaco della giunta Staiano) ed Andreina Esposito, ex assessore della giunta D’Alessio (la prima crisi in quella maggioranza avvenne proprio quando se ne allontanò). L’ipotesi del ricambio all’ultimo momento alo vertice dei candidati della coalizione si regge sul presupposto di allargare la coalizione a forze esterne (presumibili nuovi candidati) che fino ad ora non si sono avvicinate perché non condividono il candidato a sindaco ma è chiaro che se lui si ritira la proposta alternativa dovrebbe restare in piedi. I nomi prefigurati, per il loro stesso curriculum, dimostrano disponibilità di apertura al dialogo. In ogni caso si tratta di nominativi legati all’ambito politico di Elaboriamo, ancorato al principio cardine che l’aspirante sindaco della nuova formazione allargata deve uscire assolutamente dal suo ambito. Sui versante opposto Maria Padulosi e Ferdinando Uliano fanno frequentemente l’appello dei candidati consiglieri per controllare che non ci siano “diserzioni” dell’ultima ora. Sarebbe preferibile imporre ai singoli candidati un giuramento di fedeltà ma quanto potrebbe durare il valore di un simile rito con i tempi che corrono? MARIO CARDONE Twitter:@matiocardone2