A cura della Redazione
Le due formazioni politiche “Primavera Pompeiana” e “Insieme per il Cambiamento… E’ nu juorn buono” (nata dall’unione del gruppo dei consiglieri comunali dissidenti e L’Altra Pompei di Nando Uliano) hanno dato vita ad una sola grande coalizione che si avvale dell’appoggio di ben quattordici liste civiche. Il motivo della convergenza (e relativa equilibratura) che vede al comando il ticket Uliano-Acanfora, in cui lo psichiatra ha fatto un passo in dietro a favore di Uliano (funzionario della sanità) è l’ esigenza di creare una nuova possibilità per la città di Pompei, mettendo al suo servizio la sinergia di un percorso amministrativo che punti a fermare il declino evidente di strutture ed istituzioni (si pensi al Cimitero) e rilanciare l’immagine della città. Nel confronto ad un tavolo politico, che secondo indiscrezioni va avanti da qualche mese per trovare la quadra, è emersa la volontà democratica di indicare unico candidato sindaco Nando Uliano. Bocche cucite sull’organigramma futuro ma appare probabile, a questo punto, che se Uliano diventerà sindaco, Luigi Acanfora sarà il suo più diretto collaboratore in una squadra di governo che vedrà emergere probabilmente anche figure vicine a Carmine Cirillo ed Alfonso Conforti, i protagonisti che, insieme ad altri, hanno dato vita ad un tavolo d’intesa che ha visto la partecipazione di nuovi soggetti, anche se c’è stato anche qualche allontanamento autorevole come quello del duo Malafronte-Serrapica. La nuova coalizione, in un comunicato, tra un botto di spumante e l’altro presso l’Hotel Amleto (preferito senza riguardo per la scaramanzia alla sede storica dei dissidenti), si dichiara in discontinuità rispetto al modo e al metodo di amministrare che ha caratterizzato il passato, anche recente, di Pompei. Altro obiettivo dichiarato esplicitamente è lo stile dell’amministrazione. «Si è posta l’attenzione sulla necessità di iniziare a riqualificare in special modo le periferie, e puntare sul turismo e le attività produttive». Dichiarazioni, quelle a favore delle periferie, che ad onor del vero fioriscono in tutte le campagne elettorali amministrative di Pompei, per poi essere regolarmente disattese il giorno dopo l’elezione. In questo, però, c’è una garanzia in più che nasce dalla partecipazione di Primavera Pompeiana a recenti manifestazioni di piazza, e si qualifica sul binomio turismo-periferie. Componente che probabilmente farà della sua “missione” un fiore all’occhiello e minaccerà di disimpegnarsi (ci sono personaggi molto combattivi al suo interno) se le promesse della vigilia non fossero mantenute dall’intera coalizione, che si propone, insieme ad Elaboriamo ed alla squadra guidata dalla quota rosa Maria Padulosi, al vaglio dell’elettorato. Tra pochi giorni dovrebbe essere annunciata in conferenza stampa, come “quarto incomodo”, la candidatura ufficiale a sindaco di Fabio Liguori del MoVimento 5 Stelle che, con le sue “facce nuove”, propone anche a Pompei (dopo il successo a livello nazionale) la rivoluzione delle coscienze politiche e dello stile di amministrare la Cosa Pubblica. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2