A cura della Redazione
Il ministero dei Beni culturali e del Turismo ha emanato, sulla base di quanto è stato deciso al tavolo di emergenza per Pompei di domenica scorsa. il bando di concorso per lindividuazione e la nomina di trenta unità da scegliere tra il personale della Pubblica Amministrazione. Si tratta quindi di tecnici che saranno sottoposti a trasferimento presso la struttura comandata dal generale Giovanni Nistri per un determinato periodo. Venti funzionari pubblici avranno come destinazione la Direzione Generale, che ha trovato già accoglienza nello stabile di San Paolino (in un recente passato già occupato dal commissario Marcello Fiori). Altre dieci unità di personale, sempre rivenienti nellambito della P. A., si rendono necessarie alla costituzione dellUnità Grande Pompei, che si occuperà del progetto strategico di recupero dellintera zona Unesco, che riguarda il territorio meridionale della Provincia di Napoli, sito tra il Vesuvio e il mare, che si estende da Portici a Castellammare di Stabia. Nel bando sono precisate le doti tecniche, attitudinali e lesperienza professionale che faranno curriculum per un criterio di scelta nel concorso di merito che si basa su un risultato operativo finale. Riguardo ai due milioni da spendere nei prossimi giorni a Pompei per misure urgenti di manutenzione, una spiegazione sulla natura delle prossime iniziative gestionali a cui è chiamata la direzione degli Scavi di Pompei è arrivata dal direttore generale Mibact, Luigi Malnati, riguardo alla necessità di dover indire, anche in questi casi, nonostante lurgenza delle opere di protezione, gare dappalto. «Non ci possiamo sottrarre alle esigenze di legge». Ha spiegato Malnati. Solo fino allimporto di 40 mila euro per spese per restauro è possibile incaricare a trattativa privata una ditta edile. Oltre tale cifra si rende necessaria una gara dappalto, per cui è presumibile che anche le opere di messa in sicurezza negli scavi di Pompei dovranno attendere i tempi cella burocrazia.
MARIO CARDONE
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