A cura della Redazione
"Per far sopravvivere Pompei bisogna mandare a casa, insieme all´amministrazione, tutta la classe politica che l’ha sostenuta, che da troppi anni è la causa principale del degrado della nostra città". Parole testuali dell’ex candidato a sindaco (poi retrocesso a semplice assessore) Ferdinando Uliano, che ha smentito nei fatti chi nella stampa ha annunciato senza fondamento la sua presunta desistenza dal candidarsi al comando della politica a Pompei. Uliano attacca con dure parole i suoi avversari politici che saranno candidati in coalizioni contrapposte alla sua. “Sono politici vecchi – dichiara –, alcuni dei quali in carica da anni ed anni ma che in tutto questo tempo non hanno dato alcun sano contributo alla cosa pubblica”. Va giù duro il responsabile cittadino del forum delle associazioni di Pompei che, in occasione delle elezioni di giugno, si trasformeranno (secondo lui) in altrettante macchine da guerra elettorale per raccogliere consensi intorno ad un progetto che ancora non è stato pubblicizzato. Per l’ex vicesindaco di D’Alessio è necessario prendere le distanze dall’ex numero uno e dai suoi alleati recenti e passati che hanno recitato la farsa della sua liquidazione. “Unitevi all’Altra Pompei – è l´appello di Uliano –, è una proclamazione nata dall’unione di liste civiche fatta di legalità e trasparenza". Si presenterà alle prossime elezioni amministrative di giugno 2014 con le facce nuove e pulite dei suoi candidati, con l’intento dichiarato di dare una forte spallata ai politici di sempre che, secondo Uliano, non sono altro che mestieranti della politica. Non è difficile vedere negli argomenti e proclami di Uliano lo stile del rottamatore Renzi. Non a caso l’aspirante sindaco Uliano è stato a Pompei uno dei primi sostenitori del sindaco fiorentino, anche se attualmente sembra prediligere l’esperienza delle liste civiche alla militanza nel al Partito democratico. I colpi “sparati” da Uliano non sono andati a vuoto ed hanno provocato reazioni nel campo avverso, anche se lui viene visto con sufficienza e considerato dai politici “professionisti” un “dilettante allo sbaraglio” perché è ingenuamente convinto che la politica si possa fare in “pantaloncini corti”. Il riferimento è al vissuto da boy scout di Uliano ed all’ambiente da cui ha raccolto il seguito di consensi ed adesioni necessari alla prossima campagna elettorale che, dopo le due fasi in cui è stato presente nelle vesti di consigliere comunale, gli consentono di scendere in campo nelle vesti di candidato a sindaco a capo di una coalizione dove (a parte lui) non sono candidati consiglieri comunali uscenti. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2