A cura della Redazione
L’assessore Giuseppe Tortora (foto)non ha ancora sciolto le riserve sulla proposta di candidarsi a sindaco di Pompei, formulata da Carmine Cirillo, Alfonso Conforti e gli altri ras della maggioranza targata D’Alessio. L´attuale primo cittadino già è soggetto ad un duro attacco da parte di uno dei suoi probabili antagonisti nella corsa alla poltrona più ambita di Palazzo De Fusco, Ferdinando Uliano, leader indiscusso del Forum delle associazioni che, in "politichese" si presenta come “L’Altra Pompei”. Uliano aveva dichiarato all’annuncio della discesa in campo del “super assessore”: «E’ una persona perbene. Speriamo che gli altri candidati siano come lui». A chi si riferiva? Questo è un altro problema. Al momento, invece, è degna di nota la parziale rettifica di Uliano. «Perbene sì, ma anche inadeguato». Ha fatto sapere con un comunicato alla stampa. Una carezza che si è trasformata in una gomitata nello stomaco. Il documento della cordata politica targata Uliano argomenta in tre punti la dichiarazione: in primis, il candidato della maggioranza è stato sconfitto nella precedente campagna amministrativa. Successivamente non è stato coerente con il ruolo di minoranza che il corpo elettorale gli aveva assegnato. Al contrario, secondo l’opinione di Uliano, ha tradito i seguaci candidati nelle liste elettorali che avevano creduto in lui passando in maggioranza per l’ambizione di un posto nell’esecutivo cittadino. La terza e maggiore accusa che Uliano ha formulato all’avversario politico Tortora, è di essersi fatto maltrattare dal sindaco di Pompei senza reagire minimamente. «Da assessore ha subito la progressiva spoliazione delle deleghe, restando inerte sul suo scranno di puntello della maggioranza». Hanno scritto in una dichiarazione Uliano e compagni, ricordando che lo stesso ex vicesindaco, in simili vicende politiche, avrebbe dimostrato di avere attributi politici che a Tortora sarebbero mancati. «Abbiamo consigliato, per iscritto e verbalmente, più volte all’amico Tortora, soprattutto dopo la sua vittoria a consigliere provinciale, di lasciare, per dignità e coerenza, il progetto che lo ha accomunato a taluni personaggi che hanno contribuito a scrivere in negativo la storia politica pompeiana». Si rammarica Uliano facendo presente che Tortora è troppo impegnato con la sua professione, per cui la sua candidatura a primo cittadino di Pompei non sarebbe la scelta giusta per l’elettorato al fine di far cambiare pagina alla città di Pompei. In conclusione, secondo l’ex vicesindaco di Pompei ed i suoi seguaci, «il probabile candidato Tortora è sponsorizzato da personaggi che hanno fatto della politica un mestiere, dimenticando i reali problemi della città». MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2