A cura della Redazione
Secondo il consigliere comunale d’opposizione Alberto Robetti, ci sarebbero lati oscuri ed incongruenze riguardo al calcolo complessivo degli oneri concessori effettuato dal Comune di Pompei a carico della Fergos srl, la società che ha costruito il centro commerciale La Cartiera. Un’iniziativa imprenditoriale che è entrata nel mirino del TAR Campania, che con una sentenza definitiva ha dichiarato la struttura abusiva riguardo all’opera edile, che ne costituisce il presupposto dell’attività. Di conseguenza, sarebbe illegittima anche l’autorizzazione ricevuta per l’esercizio dell’attività commerciale. «Dallo studio delle convenzioni stipulate tra il comune di Pompei e Fergos, società costruttrice e proprietaria del centro commerciale di Pompei - denuncia Robetti - salta subito all’occhio la differenza di costi dichiarati tra la realizzazione del parco giochi, circa 1 milione e 200 mila euro (spesa a carico del Comune) e quella dell’intera ristrutturazione dell’area che ammonterebbe a soli 19 milioni di euro (valore posto a base per il calcolo del contributo per opere di urbanizzazione di costruzione da versare all’Ente Comune). Un paragone che lascia spazio solo ai dubbi». Il consigliere comunale Robetti ha rivolto, dunque, al sindaco di Pompei un’interpellanza articolata su diversi punti che riguardano la trattativa relativamente alle opere di urbanizzazione, alla costruzione da parte della Fergos di un parco urbano da cedere alla comunità locale ed ai lavori in opere di urbanizzazione sostitutive al pagamento della tassa. Se, per ipotesi, fossero stati calcolati ed introitati oneri inferiori a quanto sarebbe stato il dovuto da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti della società Fergos, ha fatto notare giustamente Robetti, ne risentirebbe il bilancio dell’Ente pubblico e di riflesso la comunità locale, costretta, per coprire i servizi municipali (strade, luce, spazzatura e ordine pubblico) a versare maggiori contributi all’erario in termini di imposte comunali. Altro fatto anomalo sarebbe, sempre secondo Robetti, la mancata cessione, dalla Fergos srl al Comune di Pompei, delle aree destinate ad opere di urbanizzazione in quanto non risulterebbero atti pubblici a riguardo, in termini di passaggi di proprietà, né risulterebbero in essere frazionamenti catastali dell’area di via Macello, dove è stato costruito il centro commerciale al posto della fabbrica della carta. MARIO CARDONE