A cura della Redazione
Una donna di 75 anni di Pompei, Antonietta Testa, stava lavando la lapide del monumento funebre del marito deceduto all´interno del cimitero di Pompei. All’improvviso il marmo che copriva la tomba si è spaccato. La donna è precipitata all’interno della fossa sulla tomba del caro estinto. Ha fatto un volo di circa 5 metri ma, nonostante tutto, quando è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, sembrava avere solo il femore e l’anca fratturati. Inoltre la donna era sveglia e rispondeva alle domande. Evidentemente le cose non stavano così. L’anziana è probabile che si sia procurata qualche lesione interna tanto è vero che in serata, dopo che era stata ricoverata al reparto di ortopedia, è morta. Difatti nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate: è stata di nuovo trasferita in Pronto soccorso dove i medici le hanno diagnosticato uno stato di shock determinato probabilmente dalla copiosa perdita di sangue interna. Mentre i medici e gli operatori sanitari tentavano di salvarla è sopraggiunto l´arresto cardiaco. Per la poverina non c’è stato, purtroppo, più niente da fare. Alla fine è stato stabilito che la donna era sprofondata nel vano contenente la tomba del marito, fratturandosi una gamba e l’anca. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, era intenta a lavare il marmo della lapide del monumento funebre del coniuge, in piedi, quando all´improvviso un marmo posto a copertura della fossa ha ceduto, facendola precipitare. Un volo di circa quattro metri, conclusosi con l´urto contro la cassa con le spoglie del consorte defunto. L´anziana, che nella caduta si è rotta una gamba, ha trascorso un buon lasso di tempo sul fondo della buca, finché fortunatamente le sue urla hanno richiamato il custode del camposanto, che ha chiamato il 118 e i vigili del fuoco. La donna è stata dunque tratta in salvo e trasportata d´urgenza all´ospedale San Leonardo di Castellamara di Stabia. Attualmente la famiglia della defunta è accorsa al suo capezzale a Castellammare di Stabia, dove la salma è stata posta sotto sequestro in quanto sarà sottoposta ad autopsia al fine di valutare la possibilità di aprire un fascicolo sul caso di accertamento di responsabilità presso il tribunale di Torre Annunziata. A seguire il caso è, con il magistrato inquirente, la polizia di stato di Pompei, diretta dalla vice questore aggiunto Maria Rosaria Romano. MARIO CARDONE