A cura della Redazione
Crocette caricate a pile al posto di quelle a corrente elettrica. E’ l’ultimo espediente inventato dalla popolazione disagiata di Pompei per onorare i propri defunti in occasione della ricorrenza del 2 novembre. Risparmiano così i soldi della tassa ma soprattutto "fregano" la ditta che ha preso da poco in appalto i servizi del cimitero che non gode delle simpatie della gente di Pompei, dal momento che il Comune è stato sommerso di lettere di reclami contro la sua gestione, ritenuta esosa ed incompetente. Per la verità è la politica del fare, riguardo alla salma del caro estinto, che da un po’ di tempo ha fatto avanzare una serie di polemiche a partire dai loculi che si devono costruire con i soldi anticipati dall’utenza da oltre un anno (2 mila euro). Il contrasto all’amministrazione D’Alessio è cresciuto quando la stessa ha deciso di lanciare un’asta pubblica per i servizi del cimitero che molti cittadini (specie nella periferia) hanno vissuto come una vera e propria espropriazione a danno della comunità. Ultima è stata la delibera delle crocette luminose in occasione della ricorrenza di defunti, che è stata contestata (con diffida) dai consiglieri d’opposizione Alberto Robetti e Raffaele De Gennaro. Attualmente l´amministrazione ha ritenuto di chiudere la vertenza, cambiando la delibera. In breve la prima comunicazione del Comune ai cittadini prevedeva la possibilità di prenotare un solo tipo di crocetta che costa di più (20 euro) rispetto agli anni precedenti, quando si offriva alle famiglie un ventaglio di cinque possibilità, scegliendo tra lampade e grandezza del simbolo cristiano a seconda delle possibilità economiche di ogni singolo. Ora, per tacitare le proteste del popolo, D’Alessio e i suoi hanno deliberato di aumentare le opzioni a disposizione delle famiglie di Pompei con un’opzione più economica di 10,65 euro. Il fatto è, come ha fatto notare il consigliere d’opposizione Robetti (che sulla tematica cimiteriale sta migliorando la sua visibilità politica), che l’ultima delibera della giunta D’Alessio è arrivata tardi perché la società Mirca aveva fissato il 25 ottobre come termine ultimo per la prenotazione delle crocette. A questo punto la furbizia di un commerciante della periferia ha trionfato sulla politica del caro-estinto con l’idea delle crocette a pile che il Comune farà tollerare, altrimenti la gente dirà che tra tanto abusivismo a Pompei ad essere colpiti dalle multe sono solo i defunti. MARIO CARDONE