A cura della Redazione
Il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio ha vincolato tutti gli uomini della sua maggioranza ad un comportamento unitario nell’attesa della campagna elettorale amministrativa del 2014. La sua convinzione è che con la squadra di candidati già sperimentata nel 2009, sarà possibile restare al governo di una città che, come poche altre nella zona, coltiva lucrose aspettative legate al riordino urbanistico, non riferito esclusivamente al piano parcheggi ed alla classificazione delle aree (senza dimenticare i condoni), ma soprattutto agli extra profitti derivanti dalla creazione della buffer zone (zona cuscinetto) nel comprensorio archeologico Pompei – Ercolano – Stabia. Parliamo di un’area destinata ad attrarre milioni di euro di danaro pubblico a sostegno della sua valorizzazione turistica. Una pioggia denaro pronta a sgorgare dal tesoretto europeo che già sta scatenando irrefrenabili appetiti nei soggetti (competenti o meno) che aspirano ad un posto in prima fila nella stanza dei bottoni di Pompei per il prossimo quinquennio. Attenzione, nel frattempo è necessario, però, gestire il presente se si vuole coltivare al meglio la prospettiva futura. Ne deriva che se sono stati consentiti dal sindaco ponti strategici (con colloqui riservati ma non troppo) per strutturare la prossima campagna elettorale amministrativa, guai a fare il nome del probabile sostituto del primo cittadino (o presunto tale) prima di un mese dalla scadenza del mandato. Al momento è stato messo in campo solo un asse strategico che vede allo scoperto i consiglieri comunali Alfonso Conforti e Carmine Cirillo, mentre il tavolo vero e proprio della concertazione è a quattro piedi, perché se il primo cittadino di Pompei è silente (e soprattutto inattivo, e cioè non impegnato a smontare l’iniziativa) significa che avalla e sostiene l’operazione complessiva. Il quarto “piede del tavolo” è Attilio Malafronte, il mister preferenze delle ultime amministrative, che notoriamente preferisce navigare sott’acqua. Sarà un caso ma questa alleanza è da molti osservatori collegata alla recente iniziativa dell’isola pedonale per il centro moderno ed al relativo ticket bus. Risoluzione che ha meritato il plauso degli operatori dell’area archeologica. Al contrario, i commercianti del centro moderno hanno gridato al tradimento e denunciato un complotto teso a valorizzare i terreni agricoli alla periferia occidentale di Pompei a scapito di quelli di viale Unità d’Italia e dintorni. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2