A cura della Redazione
Il primo ottobre sarà avviata a Pompei la somministrazione di pasti caldi nella scuola statale dell’infanzia. La quota di partecipazione per ogni famiglia alla mensa scolastica è nell’ordine del 60 per cento del suo costo base, dedotto dalla gara d’appalto che si è svolta l’anno scorso. Vale a dire si paga 1 euro e 70 centesimi per ogni pasto di un piccolo scolaro. Come ogni anno i genitori dovranno comprare in anticipo un blocchetto di buoni pasti da consegnare ai loro figli che, a loro volta, consegneranno un singolo ticket prima di ogni pasto ai rispettivi insegnanti. I buoni pasto potranno essere ritirati presso l’Ufficio Scuola del Comune di Pompei, sito in piazza Schettini, il martedì ed il mercoledì dalle ore 9 alle 13, il lunedì ed il giovedì dalle ore 16 alle 17,30. Sono riuniti in blocchetti di venti ticket che costano 34 euro l’uno. La ditta che si è aggiudicata il servizio biennale l’anno scorso è la Ristonet di San Valentino Torio. La dieta scolastica programmata per i bambini delle scuole pubbliche di Pompei prevede quattro menù settimanali comprendenti giornalmente un primo, un secondo con contorno, un panino e frutta fresca di stagione. E’ incluso nel servizio un tris di posate di plastica. Per questo anno scolastico è prevista la fine della refezione il 31 maggio 2014. Per quella data le famiglie non dovranno trovarsi senza buoni pasti inutilizzati, perché non ne è previsto il rimborso. A Pompei i cittadini hanno dimostrato di tollerare con pazienza ogni forma di disservizio da parte della pubblica amministrazione (spazzatura che non viene ritirata regolarmente, fogne intasate, strade dissestate, acqua pubblica ad intermittenza, lentezza burocratica, ecc.). Guai, però, a toccare gli interessi dei bambini. Vale a dire la scuola pubblica e la loro salute. Un esempio è dato dalla puntualità della mensa scolastica. Se capita il ritardo, come è successo l’anno scorso, parte, senza preavviso, la ferma contestazione dell’utenza con ogni forma di protesta. Ne sa qualcosa il dirigente del settore Venanzio Vitiello, che l’anno scorso ha dovuto fronteggiare l‘ira dei genitori a causa dei ritardi nello svolgimento della gara d’appalto del servizio di mensa scolastica che ha ritardato la sua partenza. Quest’anno tutto ok. I genitori possono dormire sonni sereni. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2