A cura della Redazione
Quattro provvedimenti disciplinari in due mesi, il dirigente del comune di Pompei Venanzio Vitello è stato messo nella condizione i restituire a rate buona parte del compenso percepito nello stesso periodo. A Palazzo de Fusco assicurano di averlo agevolato comminandogli una multa (dalle 250 alle 500 euro) anziché una sospensione per sanzionare il suo atteggiamento poco rispettoso delle gerarchie (pare che abbia dichiarato pubblicamente la incompetenza su una specifica materia del segretario generale del Comune) soprattutto un atteggiamento sopra le righe per un personaggio pubblico, destinato a mantenere un contegno cordiale, soprattutto nei confronti dei politici che non amano essere messi in ombra da dirigenti “troppo ingombranti” nel senso che pubblicizzano inopportunamente i loro successi mentre è notorio che i politici ne vogliono la paternità mentre lasciano volentieri ai dirigenti la gestione dei fallimenti. In questo caso l’esempio del dirigente modello è quello che fa da scudo alle responsabilità dei politici, specie se ci mette naso la magistratura.. Per esempio il collega che Vitello, responsabile del contenzioso e del settore commerciale, dovrebbe imitare nel comportamento riservato e minimalista é Nunziata (del settore tecnico) che si esprime in pubblico solo quando è necessario ed evita di mettersi in rilievo. Più di un avviso giudiziario per procedimenti che devono fare il loro corso. Mai una volta che si sia lamentato pubblicamente o che si sia dichiarato indisponibile a firmare qualche atto pubblico. Vitello, al contrario di lui, si sente perseguitato da chi ha in mano le leve del potere. Contro di lui un vero e proprio accanimento, tanto che si sente oggetto di mobbing. In occasione dell’ultima sanzione a suo carico (la terza) si è sentito male ed è stato ricoverato per pronto soccorso all’ospedale di Nocera Inferiore perché accusava problemi respiratori. Del suoi rapporti conflittuali con il sindaco D’Alessio, il ceto politico di maggioranza e buona parte dei suo colleghi dirigenti se ne sono dette (nell’ambiente) di tutti i colori ma colpisce il particolare che Vitello prima di diventare di ruolo, a seguito del superamento di un pubblico concorso, è stato prescelto dal sindaco con un contratto a termine. E’ rimasto a quel posto per tre anni prima di partecipare il concorso che lo ha sistemato in via definitiva. In questo lungo periodo incidenti non se ne sono verificati, Che è successo dopo? C’entra la politica ? (Non dimentichiamo che suo cognato è stato imposto da Claudio D’Alessio quale candidato locale nelle ultime elezioni provinciali) Oppure é la natura spinosa delle recenti problematiche amministrative (specie quella riguardanti il Centro Commerciale La Cartiera) a creare motivi di profondo contrasto? MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2