A cura della Redazione
Intervento congiunto, senza preavviso, della Dia, dei carabinieri e della guardia di finanza negli scavi archeologici di Pompei. Si è trattato di un’ispezione di routine prevista dal protocollo di legalità del "Grande Progetto Pompei. Nello specifico, questa mattina sono stati controllati i dati anagrafici di undici lavoratori impegnati in due cantieri (Criptoportico e Dioscuri, vale a dire quelli inaugurati con la visita del commissario europeo Johannes Hahn il 5 febbraio di questo anno). L’operazione di verifica e registrazione dati è durata quattro ore. Le notizie anagrafiche rilevate saranno successivamente messe a confronto con la banca dati della polizia, formata da un elenco di nominativi di soggetti pericolosi basato su segnalazioni di individui legati direttamente o indirettamente alla malavita organizzata. Il motivo delle ispezioni periodiche (si tratta della seconda, la prima intervenne il 16 aprile) è di evitare infiltrazioni della malavita organizzata nei cantieri di restauro di Pompei. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2