A cura della Redazione
Un manifesto del Pdl affisso a Pompei, polemizza sulla concessione in appalto del servizio cimiteriale ad una ditta di un Comune limitrofo. “Da adesso in poi aumenteranno tutti i servizi (illuminazione votiva, lapide, interramento. esumazione, registrazione ecc.)”. Avvisa il partito di Berlusconi, commentando che dopo aver danneggiato i vivi l’Amministrazione di Pompei avrebbe preso di mira i defunti. Di segno opposto il convincimento dell´esecutivo cittadino. Il sindaco Claudio D’Alessio (foto) definisce senza mezzi termini calunnie le affermazioni riportate nel manifesto, assicurando che le tariffe per i servizi cimiteriali rimarranno le stesse di prima. Potranno essere riviste solo con delibera comunale, per cui il privato non avrebbe il potere di aumentarle. D’Alessio e compagni sostengono anche che la decisione di dare in appalto il servizio cimiteriale nasce dall’esigenza di contenere i costi di gestione migliorando la qualità delle prestazioni. Nello specifico, assicura D’Alessio, la ditta che ha vinto la gara d’appalto, oltre a pagare un canone al Comune, si è impegnata a ristrutturare complessivamente il cimitero. Detto questo, bisogna osservare che anche se l’Amministrazione comunale di Pompei ha i suoi buoni motivi nel seguire la linea (che per la verità è attualmente prevalente) di concedere a soggetti esterni i servizi comunali, il fulcro centrale che fa prevalere i costi o i benefici risiede nella qualità dei controlli. Abbiamo tutti sotto gli occhi il disastro in termini di servizio ed il peso che le bollette hanno assunto nell’economia familiare per quanto riguarda la privatizzazione dell’acqua. Ragionamento più o meno dello stesso tipo vale per il servizio del ritiro dei rifiuti. Ora il Comune ha privatizzato la gestione dei servizi finanziari, ha appaltato quelli cimiteriali e si appresta a fare la stessa operazione per l’ospizio degli anziani. Andranno meglio le cose per i nuovi appalti che saranno concessi? Lo sperano tutti, ma l’esperienza è di segno negativo. Nel frattempo i pompeiani, insieme al resto d’Italia, attendono con ansia che il governo vari la legge sulla corruzione. Legge che non è passata finora proprio per l’opposizione del Pdl. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2