A cura della Redazione
L’evento religioso, partecipativo e coinvolgente, è lo stesso, ogni anno (l’8 maggio e la prima domenica di ottobre si recita coralmente la famosa preghiera scritta dal Beato Bartolo Longo). Questa volta, però, c’è un nuovo protagonista principale, l’arcivescovo Tommaso Caputo. Il prelato ha debuttato sul palco-altare della celebrazione liturgica della Supllica alla Madonna del Rosario. Alle spalle si poteva ammirare la splendida cornice del Santuario della Pace di Pompei. La crisi ferma i consumi ma esalta la devozione filiale alla Madonna. Ne è dimostrazione la grande folla che nella giornata dell´8 maggio ha "invaso" la maggiore piazza di Pompei. Una boccata d’ossigeno per il commercio locale, che non ha perso l’occasione per manifestare la sua ostilità all’Amministrazione comunale, rea di non assecondarne le aspettative. La crisi ha ispirato il discorso che il vescovo Caputo ha rivolto alle autorità (presenti in prima fila) ed alle svariate decine di migliaia di pellegrini in preghiera sotto un sole battente. Un saluto a loro, specialmente agli anziani ed ai malati. Il valore sociale e morale (oltre che religioso) della Supplica “L’ora del mondo” fa da preambolo alla comprensione dello stato delle famiglie che vivono ai nostri giorni la crisi nell’estremo disagio. Il Meridione, come sempre, è la parte d’Italia che soffre di più, perché in quest´area del Paese manca da sempre il lavoro. I giovani sono i primi a pagare, ma non devono perdere la speranza. La realtà della fede e dell’insegnamento di Bartolo Longo poggia sulla recita della preghiera del Rosario. Un esercizio di speranza per rinsaldare gli animi e far ripartire il motore della speranza verso iniziative innovative, in una società che deve ritrovare se stessa nell’esempio della città-modello predicata da Bartolo Longo, che è sempre attuale oltre un secolo dopo la sua esemplare missione di civiltà in Valle di Pompei. Alla fine, un grande applauso ha salutato il discorso che ha preceduto la recita vera e propria della tradizionale preghiera alla Madonna del Rosario, che ha la piazza di Pompei come centro di diffusione ma che oramai, grazie alle moderne tecnologie, è partecipata ai quattro angoli del mondo. Un volo di colombe bianche, simbolo della pace, ha segnato la conclusione dell’evento. A concelebrare il sacro rito, oltre a monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico di Aleppo, in Siria, sono intervenuti molti religiosi giunti da diverse Diocesi campane. Tra loro monsignor Andrea Mugione, Arcivescovo Metropolita di Benevento, monsignor Salvatore Visco, Arcivescovo eletto di Capua ed Amministratore Apostolico di Isernia, monsignor Pietro Lagnese, Vescovo di Ischia, monsignor Gioacchino Illiano, Vescovo Emerito di Nocera-Sarno, monsignor Mario Milano, Arcivescovo Emerito di Aversa, e il padre abate Giordano Rota, Amministratore Apostolico della Badia di Cava de’ Tirreni. Hanno partecipato alla celebrazione le autorità civili e militari del territorio. Arrivederci alla prossima cerimonia: la prima domenica di ottobre. La speranza riposta nella preghiera alla Madonna è che non si debba parlare ancora di crisi. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2