A cura della Redazione
Le principali famiglie dei commercianti del centro storico di Pompei si sono compattate per difendere il "comando" della città. Vogliono creare una lista elettorale per le Amministrative della primavera del 2014, dove la cartina di tornasole sarà la fiscalità locale. Vale a dire se scaricare sulle famiglie pompeiane gli incrementi degli oneri dei servizi o giocare la carta del ticket bus. Nelle periferie, dove risiedono i quattro quinti dellelettorato, la popolazione ha preso consapevolezza del proprio peso politico ed intende spostare gli equilibri precedenti. I ras locali non potranno limitarsi, da ora in poi, alla promessa di favori, ma dovranno concordare con gli alleati lavori e servizi pubblici, anche se incide ancora notevolmente la presenza di interessi imprenditoriali rilevanti, come ha comprovato la realizzazione del centro commerciale "La Cartiera". L´idea prevalente che alle prossime elezioni possa attuarsi l´inciucio tra maggioranza uscente e presunta opposizione, nel delineare il profilo della nuova Amministrazione di Pompei. Nella maggioranza attuale cé la convinzione che basta scegliere il candidato di bandiera (individuato in quellambito), e la vittoria elettorale è assicurata. Pompei è una città in cui le antenne riceventi dei segnali politici nazionali vanno in corto circuito quando si decide il governo locale. In questa ottica la scelta strategica prevalente punta sullindividuazione della figura del candidato sindaco condivisa dalla maggioranza uscente. Su quella base si potranno formare le liste elettorali per acquisire il consenso. Basta tener conto dellarticolazione territoriale di Pompei. Argomento non secondario riguarda la leadership politica: se resterà o meno Claudio DAlessio (foto) quando perderà il potere al Comune. Certo è che in questi giorni più di un gregario comincia a vendersi per cavallo di razza. Motivo di disgregazione, perché se è più di un gallo a cantare, le galline non fanno più luovo. Nelle due precedenti tornate amministrative la strategia politica è stata basata sullincidenza nella composizione delle liste dellavversario politico. E stato imposto il criterio che lavversario politico doveva diventare lalleato del giorno dopo. Così è stato per la prima maggioranza targata DAlessio nei confronti dellopposizione di Alfan,o e per la seconda riguardo a Tortora. Isolare i cani sciolti e favorire il gioco di sponda. Far scegliere lelettorato ma allo stesso tempo assicurare campo libero al trasformismo politico che facilita lintesa sul potere condiviso. La prospettiva attuale è rimasta la stessa, favorita dal gioco sotterraneo tra le componenti politiche locali. E probabile che tutto resterà come prima. Lunica incognita riguarda DAlessio. Cè chi lo vuole ancora nella cabina di comando, chi invece assicura che è ormai finito il suo tempo.
MARIO CARDONE
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