A cura della Redazione
Dalla protesta alla proposta. E questo il cambio di strategia dei gestori degli esercizi pubblici, commercianti e gestori di banchi di vendita di ricordi religiosi del centro storico di Pompei. E una categoria che si è ricompattata e sentita gratificata dalla vittoria della vertenza contro il ticket bus e lisola pedonale, che lAmministrazione comunale intendeva introdurre. Ora stanno partendo proposte nei confronti dellAmministrazione, nella convinzione di poterne influenzare le prossime mosse. Il primo passo lhanno fatto i titolari delle bancarelle del centro. In una recente richiesta, hanno proposto il loro ritorno sul sagrato del Santuario della Madonna del Rosario e sui quattro lati di piazza Bartolo Longo. In cambio si offre la disponibilità ad accettare un limitato taglio delle licenze. A quanto si diceil sindaco Claudio DAlessio (foto) sullargomento si è dichiarato irremovibile. Anzi ha considerato la proposta una provocazione, per cui ha chiesto ai dirigenti del Comune di attivarsi per limmediato trasloco delle bancarelle in piazza Falcone e Borsellino, area riservata al parcheggio dei bus di turistici. Attualmente lordinanza sindacale è pienamente disattesa, con il risultato che le bancarelle operano come prima lungo via Roma e dintorni. Altra proposta è quella che è partita dai rampolli di seconda generazione delle famiglie dei commercianti storici di Pompei, che hanno accumulato soldi lasciando loro il mestiere ed un discreto capitale. Ora che gli equilibri stanno mutando e non sempre riescono a tutelarsi dai nuovi soggetti concorrenti, i commercianti delle centrali via Roma e via Lepanto vogliono dire la loro sulle iniziative comunali. Si sono già fatti sentire in una recente conferenza stampa riguardo al Centro Commerciale La Cartiera, decretato abusivo da una sentenza del Consiglio di Stato, ma non sono rimasti soddisfatti. Ora hanno preso liniziativa convocando gli amministratori della città a casa propria, evidentemente insoddisfatti per la repentina conclusione della conferenza stampa. Lappuntamento è per lunedì sera, quando saranno messe sul tavolo le proposte dei commercianti riguardo la tutela dei posti di lavoro (circa ottocento) che si perderebbero con la chiusura del Centro di via Macello. I bene informati parlano di una disponibilità ad offrire lavoro ai commessi ed operai pompeiani che rimarrebbero disoccupati se si chiudesse La Cartiera. Una proposta provocatoria, considerato che gli scarsi affari di questo periodo mettono in forse le attività commerciali delle strade del centro che fino a pochi mesi fa viaggiavano a vele spiegate. Il bersaglio politico è costituito dallesecutivo DAlessio, con lobiettivo di pattuire una tregua urbanistica e commerciale a 360 gradi. Se si deve chiuder un occhio si deve fare per tutti. E la parola dordine generale. La speranza è di salvare un piccolo mondo antico di cui sono rimaste solo le macerie.
MARIO CARDONE
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