A cura della Redazione
I deputati del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo e Roberta Lombardi, hanno presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Economia e e Finanze, Fabrizio Saccomanni, ed al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, per conoscere quali interventi siano stati fatti (o quali si intenda avviare in futuro) per accertare (e finalmente colpire) le eventuali responsabilità per omesso controllo e segnalazione sull´emissione di bond carta-straccia targati Deiulemar da parte dell’Unità di informazione della Banca d’Italia e degli organi competenti. Stiamo parlando diuna delle più colossali truffe avvenute in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi, che ha coinvolto tredicimila risparmiatori per un totale di 670 milioni di euro. "La storia - scrivono i deputati grillini -, purtroppo trascurata dai mass media nazionali, riguarda il crac della compagnia di navigazione Deiulemar che ha coinvolto migliaia di risparmiatori vesuviani, la maggior parte cittadini di Torre del Greco". Nell’arco di quasi 50 anni anni, infatti, si era instaurato con i fondatori della compagnia di navigazione (i capitani Della Gatta, lembo e Iuliano), un rapporto di fiducia che ha indotto i risparmiatori locali ad investire in certificati obbligazionari della società. Salvo poi scoprire che la gran parte delle obbligazioni emesse (la Consob aveva autorizzato solo 50 milioni di euro) in realtà non erano legali. Quali sono stati nel corso del tempo i controlli degli organi preposti al riguardo? Attualmente sono stati avviati diversi processi penali per reati di bancarotta fraudolenta e di debiti tributari, e processi civili concorsuali e di responsabilità per tentare di recuperare i crediti. I deputati Gallo (che tra l´altro è di Torre del Greco) e Lombardi hanno chiesto nella loro interpellanza quali azioni siano state avviate dagli organi preposti alla vigilanza. Nel contempo hanno sottolineato come tale vicenda (come tutte quelle che riguardano il Sud d’Italia) "sia stata relegata a una questione strettamente locale". Hanno anche chiesto "quali provvedimenti si intendano assumere affinché in futuro non si verifichino nuovamente simili violazioni a danno dei risparmiatori e della stabilità del sistema finanziario". Sarebbe stato anche bene chiedere (se non altro a titolo di provocazione) il risarcimento dei danni alle vittime di questa truffa, anche perché lo Stato dovrebbe essere in grado di far giustizia in via autonoma. E non essere chiamato davanti al giudice per rispondere delle sue responsabilità. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2