A cura della Redazione
C’è in questi giorni una forte tensione tra i residenti ed i commercianti del quartiere di via Aldo Moro, dove si svolge il mercato settimanale del venerdì. Il motivo è che dopo l’ultimo mercato l´area (vale a dire la stessa via Aldo Moro e le sue traverse) non è stata ripulita dopo lo smontaggio dei banchi di vendita. Si è provveduto solo il giorno successivo. Il disguido è stato interpretato dai cittadini residenti come una manifestazione di disinteresse dell’Amministrazione comunale alle esigenze di un quartiere il cui territorio viene utilizzato per fare cassa a favore della collettività, mentre i soldi ricavati, sempre secondo gli stessi residenti, si sperperano in spese che non sono urgenti come la riparazione delle buche nell’asfalto del manto stradale. Il motivo dell’astensione del lavoro dei netturbini è dovuto ad una vecchia (ed a quando pare insuperabile) vertenza dei lavoratori della ditta Igiene Urbana. I dipendenti sono esasperati perché percepiscono lo stipendio in ritardo mentre restano sempre degli arretrati. La ditta d’appalto si giustifica perché vanta a sua volta crediti nei confronti dell’Amministrazione comunale. Inoltre l’Igiene Urbana lamenta che non viene pagato con puntualità dal Comune il servizio reso. Il Comune a sua volta denuncia che una metà dei residenti non sono in regola con il pagamento della Tarsu. E’ il tipico caso del cane che si mangia la coda. Un circolo vizioso che non risolve il problema. Il risultato è il disservizio. Ne pagano le conseguenze gli utenti, specialmente i cittadini delle periferie, che sono le aree più trascurate per quanto riguarda l’ambiente. E’ il caso del quartiere di via Aldo Moro, i cui residenti vengono continuamente "sfruttati" perché sul loro territorio si svolge un mercato settimanale dove mancano le vie di fuga, mentre l’Amministrazione è in ritardo per quanto riguarda gli impegni che ha assunto da molto tempo nei confronti della collettività locale. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2