A cura della Redazione
Martedì dopo Pasqua si riparte con un’assemblea sindacale agli scavi archeologici di Pompei. Significa battenti chiusi per almeno due ore e turisti in attesa fuori i cancelli. Le organizzazioni sindacali interne intanto denunciano gli sprechi della direzione locale e l’assenza di informazione in merito ai piani di spesa per lavori pubblici ordinari e straordinari e sullo stato del cosiddetto "Grande Progetto Pompei”. Permane inoltre l’inadeguatezza del corpo dei custodi del monumento e del personale amministrativo. I sindacati denunciano che non sono rispettate le norme di igiene e di sicurezza interna. Mancherebbe anche un’organizzazione del lavoro all’altezza del sito archeologico, mentre sono venuti a mancare gli incentivi economici per il maggior impegno derivante dalla mancata chiusura settimanale e all’anticipazione dell’apertura degli scavi al pubblico di 30 minuti giornalieri. Questi, in sintesi, i temi della prossima assemblea sindacale CISL e UIL. Argomenti che saranno, quindi, l’organizzazione del lavoro e di tutti i servizi interni; la valorizzazione delle risorse umane; l’informativa sui piani di spesa per i lavori pubblici; Rapidità degli interventi diu messa in sicurezza degli scavi archeologici di Pompei; Sicurezza ed ambiente sano dei posti di lavoro; istituzione del Fondo di produttività aziendale (Fo.P.) per il riconoscimento economico dovuto al maggior impegno del personale coinvolto nel piano di produttività conseguente all’abolizione della chiusura settimanale e all’anticipazione dell’apertura al pubblico di 30 minuti giornalieri, considerato l’incremento dei proventi derivanti dai maggiori introiti dei biglietti d’ingresso e dalle attività dei concessionari dei servizi aggiuntivi. MARIO CARDONE