A cura della Redazione
Era andato a convivere insieme alla sua compagna in una villetta abusiva che aveva fatto costruire, senza autorizzazione, su suolo privato alle falde del Vesuvio. La struttura godeva, tra l’altro, oltre alla romantica veduta del vulcano, l’affacciata esclusiva sugli scavi di Pompei, in quanto è situata sul perimetro settentrionale dell’antica città distrutta, di epoca romana. Successivamente la coppia aveva litigato e si era separata. Ma G. A., 43enne originario di Pompei, ha preso l’abitudine di telefonare in continuazione all’ex convivente, minacciandola di ritornare con lui. Ha preso, poi, a perseguitarla in vari modi. I poche parole a praticare lo stalking nei suoi confronti. Comportamento persecutorio nei confronti dell’altro sesso (praticato prevalentemente dagli uomini nei confronti delle donne) vietato da una legge specifica che punisce severamente atti di trasgressione specifica. La vicenda ha interessato per un lungo periodo i militari della caserma dei carabinieri di Pompei, al comando del maresciallo capo Tommaso Canino, a causa delle reiterate denunce da parte della donna. Gli uomini della Benemerita, per circa sei mesi, hanno seguito le alterne e burrascose vicende della coppia pompeiana senza riuscire a frenare il comportamento aggressivo dell’uomo. In questo ambito i militari hanno scoperto casualmente che i due convivevano in un’abitazione abusiva, sottoponendola in seguito a sequestro. Hanno interessato del reato di stalking il pubblico ministero del tribunale di Torre Annunziata che, a partire da dicembre dell’anno scorso, ha intimato, in via cautelativa, al 43enne pompeiano di tenersi lontano dall’abitazione della sua ex convivente. Diametralmente opposto è stato il comportamento dell’uomo, che non si è curato del divieto del magistrato, reiterando il suo atteggiamento criminoso. Al fine di frenare definitivamente la sua violenza nei confronti della sua ex convivente, il magistrato oplontino ha decretato nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita dai carabinieri di Pompei. E’ finita che l’uomo dovrà rimanere agli arresti domiciliari fino alla celebrazione del processo in cui sarà imputato di stalking. MARIO CARDONE