A cura della Redazione
In un recente incontro con una delegazione dei commercianti del centro storico di Pompei, il sindaco Claudio D’Alessio ha abbassato la guardia su alcuni nodi fondamentali della vertenza che divide l’amministrazione comunale dal ceto commerciale. Gli argomenti sul tappeto (zona a traffico limitato, ticket su bus turistici e chiusura di Piazza Immacolata) sono stati rivisti ed è stata trovata una base di concertazione. La premessa è stata utile per rimandare la fiaccolata di protesta, fissata per oggi, per il centro storico di Pompei. L’accordo, è bene chiarirlo, non è concluso. D’Alessio deve ancora mettere nero su bianco. Non si sa mai. La proroga del ticket turistico non dovrebbe essere inferiore a sei mesi. Tempo necessario, secondo il primo cittadino pompeiano, per appaltare i lavori edili di costruzione della barriera fiscale e del check point. Una volta arrivati (con i rimandi) nel 2014, è chiaro che la patata bollente passerà nelle mani del sindaco eletto alle prossime elezioni comunali, che avrà un motivo in più per dolersi di un’eredità pesante. Alla fine D’Alessio avrebbe, secondo alcune indiscrezioni, ripiegato su ogni fronte con offerte di spazi e servizi pubblici agli esercizi in prossimità di Piazza Immacolata. A questo punto i commercianti hanno lasciato il tavolo istituzionale parzialmente soddisfatti, interdetti per il comportamento inaspettato di Claudio D’Alessio e di diversa opinione perché una parte di loro è favorevole al ticket bus che operi per la redistribuzione dei flussi turistici, mentre altri imprenditori (proprietari di parcheggi ed operatori fuori gli scavi) sono drasticamente contrari a questa misura. Alla fine la considerazione che prevale sul sindaco, è che gioca su due tavoli diversi (quello dei commercianti e quello dei consiglieri comunali della periferia). Una volta l’abile politico pompeiano promette ai primi e nega ai secondi. Il giorno successivo fa esattamente l’opposto. Una tattica che lo farà arrivare alla fine del mandato indisturbato sulla sua poltrona. Problematica parzialmente cara all’Ascom è quella che stata messa in campo dalla Confesercenti, che associa molti commercianti di periferia ed hanno aperto il dialogo con Forum delle Associazioni e Mercato dei Fiori. Le loro richieste prevedono, oltre alla redistribuzione dei flussi turistici, la tariffa di tempo differenziato per i parcheggi, il miglioramento dell’illuminazione di via Lepanto, nuovi parcheggi in via Nolana e la riorganizzazione del mercato settimanale di via Aldo Moro. Quartiere residenziale ridotto a mercato fuori dalle regole di sicurezza, e ad area di parcheggio di riserva per “La Cartiera”. Tutte richieste, come si vede, legittime. Solo che pare che tutti abbiano dimenticato che, oltre ai commercianti, a Pompei vivono altre categorie di cittadini: contadini, operai, impiegati, pensionati e soprattutto giovani. MARIO CARDONE