A cura della Redazione
L’Amministrazione D’Alessio non porta in Consiglio comunale la delibera presentata dall’opposizione sulla modifica del regolamento edilizio. La minoranza reagisce chiedendo la tutela al Prefetto di Napoli, ai sensi della legge che sancisce i diritti ed il rispetto della stessa. E’ ancora una volta il solito Del Regno a puntare l’indice contro il sindaco D’Alessio ed i suoi (a cominciare dal presidente del Consiglio). «L’arroganza di questa amministrazione non ha limiti» sbotta in un comunicato stampa il capogruppo di Unità e Impegno. Nell’ottobre 2012 i consiglieri comunali Alberto Robetti, Giuseppe Del Regno, Alfredo Allaria ed Alfredo Benincasa, congiuntamente a Giorgio Arpaia e Michele Genovese, hanno protocollato l’istanza di convocazione del Consiglio comunale per deliberare la modifica del regolamento edilizio. Da allora, nonostante siano state tenute alcune sedute di Consiglio comunale, l’Amministrazione non l’ha messa all’ordine del giorno. La commissione consiliare urbanistica del 12 novembre 2012 aveva dichiarato la volontà di metterla ai voti in tempi ragionevoli. Nella stessa seduta, il dirigente Nunziata aveva chiesto trenta giorni per formulare il testo di delibera. Da allora, fa presente il combattivo Del Regno (capogruppo di Unità e Impegno e militante Pd) sono passati ben più dei famosi trenta giorni. Il risultato è che il silenzio dell’Amministrazione è tombale (il termine non è casuale ma collegato all’altra vertenza sui loculi cimiteriali, lo stesso targata Robetti). Sempre Del Regno sottolinea che nel corso del consiglio comunale del 29 dicembre 2012 non è stata nemmeno menzionata la delibera sulla proposta di modifica del regolamento edilizio. Di fronte a tale disinteresse i sei consiglieri comunali Pd di schieramento di opposizione sono ritornati all’attacco. Hanno reiterato il protocollo della domanda di convocazione del Consiglio comunale nell’evidente speranza che il nuovo numero porti più fortuna. Nella nuova domanda di convocazione è stata avanzata parallela istanza formale al Prefetto di Napoli di vigilare sul rispetto della legge di tutela delle minoranze, che secondo i sei consiglieri è stata finora disattesa da parte dell’Amministrazione targata D’Alessio. MARIO CARDONE