A cura della Redazione
«Abbiamo voluto dare alla città un segnale del nostro spirito di collaborazione dal momento che l’amministrazione comunale di Pompei ci ha promesso il pagamento delle tredicesime». Queste sono le parole che i netturbini hanno detto ai cittadini che li hanno visti, a partire da sabato, raccogliere i rifiuti che si erano accumulati in almeno tre giorni di mancato prelievo. Venerdì c’è stato un incontro a Palazzo De Fusco. La delegazione comunale, composta dal sindaco D’Alessio, l’assessore La Mura ed il dirigente di settore, ha assicurato un versamento in conto arretrati alla ditta Igiene Urbana, così sarà possibile il pagamento delle tredicesime. All’inizio del 2013 il Comune dovrebbe provvedere al pagamento del saldo, formato dalla quota di canone relativa a novembre, da quella di dicembre più un importo a rettifica per aumento costi di gestione rispetto al canone contrattuale di sei anni fa. A queste somme, va sottratta la cifra anticipata in giornata. «Gli operai hanno avuto molta maturità nel capire che attraversiamo un momento difficile e si sono posti su un versante collaborativo nei confronti dei cittadini, prelevando prima delle feste di Natale i rifiuti dalle strade». E’ stata la conclusione fornita dai politici della stanza dei bottoni di Palazzo De Fusco, che hanno spiegato che contano di far fronte ai prossimi impegni con l’incasso dell’Imu. «Il problema è che su un importo complessivo di 2 milioni e mezzo di euro riguardante la Tarsu, i contribuenti di Pompei hanno versato solo la metà». In altre parole, il 50 per cento dei residenti a Pompei non ha fatto ancora il proprio dovere nel pagare la tassa sulla spazzatura, mettendo in questo modo in crisi le finanze della città. Tra di loro sicuramente i furbi: i soliti noti che vanno in giro nelle auto di lusso ma inventano ogni scusa per non pagare le tasse. Ci rifiutiamo però di pensare che la metà dei pompeiani evada per semplice scaltrezza la tassa sulla spazzatura. Vuol dire quindi che la crisi avanza a Pompei. Probabilmente molta gente è stata costretta a scegliere tra un mare di spese e la diminuzione delle entrate da stipendio o pensione, ed ha rimandato il pagamento della spazzatura a dicembre, quando si incassa la tredicesima. MARIO CARDONE