A cura della Redazione
Il Comune di Pompei ha deliberato l’istituzione di un nucleo di controllo per la raccolta differenziata: due vigili urbani (Mascolo e Piccirillo) più dodici guardie ecologiche volontarie Congeav. L’organizzazione delle forze chiamate al controllo della raccolta è affidata al dirigente del V settore amministrativo. L’iniziativa del Comune è motivata dalla diffida del prefetto di Napoli che ha concesso tre mesi a Pompei per mettersi in regola sulla percentuale di raccolta differenziata che al 31 dicembre 2011 è stata del 37,95%, contro l’obiettivo del 50%. Decorso il periodo di proroga, che scade a fine anno, scattano le sanzioni con la nomina di un commissario ad acta. La città mariana, partita positivamente riguardo la differenziata, si è però fermata lungo la strada. I motivi del ritardo, addotti da politici e dirigenti comunali, sono molti: incidenza del turismo, scorcio finale dell’appalto, scarsa collaborazione da parte di molti residenti. Numerosi sono anche gli espedienti, intentati con scarso successo. L’assessore all’Ambiente Amato La Mura ha organizzato di recente una manifestazione in piazza Bartolo Longo volta a sensibilizzare le scolaresche del territorio e le associazioni di volontariato sulla necessità di attuare una corretta gestione dei rifiuti. Interessanti iniziative ma che non hanno aumentato al momento le percentuali di differenziata. E così, il dirigente del V settore, l´ingegnere Fiorenza, si è visto girare dal sindaco Claudio D’Alessio le conclusioni, non esaltanti, della Prefettura di Napoli riguardo all’arretrato di Pompei in termini di raccolta differenziata. La nuova linea intrapresa in sede amministrativa è ora quella di ripartire con un nucleo di controllo, formato da due vigili urbani e dodici volontari. «Saranno distribuiti sui punti nevralgici del territorio - spiega l’assessore La Mura -, dovranno controllare i prelievi di spazzatura da parte di Igiene Urbana ed il suo regolare conferimento da parte della gente». Per questa iniziativa il Comune ha deliberato la spesa di 2.200 euro. Di questiu, milleduecento euro serviranno a pagare l’assicurazione del pulmino delle guardie aziendali, gli altri mille verranno spesi in carburante e riparazioni. Entro fine dicembre il rendiconto. La speranza di tutti è che sia l’inizio di una spirale virtuosa che, a partire da efficaci controlli, consenta di indirizzare ad un giusto comportamento i cittadini e la società addetta al prelievo dei rifiuti solidi urbani, anche al fine di non far lievitare la tassa che i pompeiani pagano per il servizio. MARIO CARDONE