A cura della Redazione
Pubblichiamo la lettera a firma di Anna Rita Ranieri, presidente del comitato La Ginestra di Terzigno. La missiva, indirizzata al sindaco del Comune vesuviano, Domenico Auricchio, e al presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, ha ad oggetto la problematica relativa all´abbandono dei rifiuti lungo le strade di Terzigno e nell´area protetta. Vogliamo sottolineare un aspetto del nostro territorio, che ci sembra oltremodo sintomatico della scarsa attenzione che viene data alla rimozione dei rifiuti dall’ambiente. All’ingresso del Parco del Vesuvio a Terzigno sono depositati da mesi circa un centinaio di sacconi bianchi, c.d. big bags, riempiti dall’Astir con i rifiuti raccolti in una porzione del Parco. Quei sacchi contengono vetro, in massima parte, metallo, indifferenziato, scarti vegetali, ecc. Avevamo chiesto all’amministrazione del Comune di Terzigno di impegnarsi, in occasione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, in un’azione più incisiva sul territorio, ad esempio facendoli sparire dal paesaggio. Come? Abbiamo proposto all’amministrazione di vendere direttamente alle piattaforme Conai il contenuto già differenziato di quei sacchi, in tal modo il prelievo e lo smaltimento non sarebbero stati caricati sulle bollette dei cittadini e quei rifiuti sarebbero spariti in breve tempo dalla vista. Le nostre argomentazioni per questa scelta sono state: quei rifiuti non appartengono a nessuno, sono stati abbandonati e non reclamati da alcuno; l’Astir li ha solamente raccolti e insaccati, ma non ne è proprietaria; dunque il Comune può requisirli e rivenderli direttamente alle piattaforme Conai. Oltretutto l’area in cui i sacconi sono stati lasciati è un’area protetta, ricade nel Parco. Dall’amministrazione comunale ci è stato risposto che non è possibile agire come le abbiamo suggerito. Essa vuole aspettare l’intervento della Sogesid (soc. controllata dal Ministero dell’Ambiente), incaricata delle bonifiche in questo territorio. Ci risulta però che la Sogesid ha già risposto nella conferenza di servizio di luglio che il suo intervento non comprende questo prelievo. Ed allora: quando saranno portati via da quel luogo quei rifiuti? E’ giusto che il costo della raccolta di quei rifiuti non ricada sui cittadini, perché si tratta di rifiuti abbandonati da chi per l’ambiente non ha alcun rispetto. Tralasciamo qui qualche considerazione sul come e perché così tanti rifiuti sono stati abbandonati in un’area protetta. Abbiamo inoltre fatto notare ai rappresentanti dell’amministrazione che se ci fosse già l’isola ecologica comunale – che ancora non c’è - buona parte di quei rifiuti sarebbe andata lì, con un guadagno per i cittadini e per l’ambiente. Poniamo ad entrambe le Amministrazioni, Comune ed Ente Parco, questa domanda: quando vi attiverete per il decoro dell’ambiente? Anna Rita Ranieri