A cura della Redazione
Ruba videogiochi, beccata dai carabinieri della caserma di via Lepanto di Pompei, comandata dal maresciallo Tommaso Canino. Una giovane di 18 anni aveva appena tentato di rubare alcuni cd nello store Mediawold del centro commerciale “La Cartiera” di Pompei. La refurtiva, che è stata trovata dai militari nella borsa della ragazza, ammonta al valore complessivo di circa millequattrocento euro. La diciottenne è stata messa agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. Il colmo è che appena cinque giorni prima la ragazza originaria di Napoli era stata condannata a quattro mesi di detenzione per lo stesso reato (furto di videogiochi). Condanna che le era stata condonata in quanto incensurata. Non paga dell’accaduto, però, la giovane residente ai Quartieri Spagnoli di Napoli è tornata all’attacco. Questa volta, però, invece di fermarsi a prelevare indebitamente videogiochi nella sua città di origine, si è spostata in un centro commerciale della provincia, nella speranza di non essere individuata. Si è diretta alla “Cartiera” di Pompei, preparata a puntino per eludere i sofisticati sistemi di allarme di Mediaworld. Difatti la diciottenne aveva tappezzato la borsa con carta stagnola in grado di isolarne il suo contenuto rispetto ai raggi spia dei laser rivelatori delle merci prelevate e portate via indebitamente dal negozio. La sfortuna, però, non l’ha abbandonata e, nonostante la destrezza inveterata che contrasta con la sua giovane età, la ragazza è stata notata e seguita fino all’uscita dai custodi del negozio di prodotti d’elettronica del Centro Commerciale, dove è stata beccata per la seconda volta e “consegnata” ai carabinieri che l’hanno messa agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima dinanzi al giudice del Tribunale di Torre Annunziata. Questa volta però (diversamente dal primo giudizio) la diciottenne non può sperare sulla benevolenza della Corte, perché presenta un analogo precedente. Per questo motivo, nonostante sia di giovane età, ed il basso valore della refurtiva, può passare per una ladra abituale agli occhi del magistrato ed essere colpita da una pena maggiore. MARIO CARDONE