A cura della Redazione
“Ho inviato, ieri, una richiesta a mia firma avente ad oggetto l’emanazione di disposizione circa il permanere dell’ufficio del giudice di pace in Castellammare di Stabia secondo quanto previsto dal decreto legislativo 155/2012. La richiesta è stata da me inviata al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Giustizia. La stessa è motivata dal mio fermo intento di garantire gli interessi primari della nostra città nella considerazione che la giustizia è un servizio che va reso il più possibile diffuso sul territorio e che il mantenimento di una struttura giudiziaria nella nostra città rappresenta comunque uno dei tasselli principali di un sistema virtuoso improntato alla legalità e, quindi, alla sicurezza”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio (foto). “Ho altresì ribadito, nella mia richiesta, che il concentrarsi dell’attività giurisdizionale nella sola sede di Torre Annunziata avrebbe l’effetto di congestionare gli uffici giudiziari con il conseguente danno legato, per i nostri concittadini, a un’ulteriore dilatazione dei tempi di risposta dello Stato alla domanda di giustizia. Ho evidenziato, nel motivare la mia richiesta, che la perdita dell’ufficio del giudice di pace imporrebbe ai cittadini stabiesi notevoli costi aggiuntivi per il raggiungimento della sede dell’ufficio di Torre Annunziata, ulteriore evento - questo - da evitare. Ho avanzato la suddetta richiesta di mantenimento dell’ufficio del giudice di pace – ha aggiunto il sindaco – nella considerazione, infine, che le specificità del territorio stabiese, sotto il profilo della domanda di giustizia, alla luce delle esigenze e dei diritti della popolazione che lo abita e che vi esercita le proprie attività lavorative, depongono nel senso della necessità di mantenere il suddetto ufficio. Ho rappresentato la mia intenzione di adottare, allo scopo suddetto, le direttive strumentali affinché il Comune provveda a farsi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia in sede, incluse quelle relative al fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dall’Ente”, ha concluso Bobbio.