A cura della Redazione
I sindacati di Pompei hanno in agenda un incontro con gli ex dipendenti Aticarta per chiarire a fondo le loro intenzioni riguardo la prosecuzione del rapporto di lavoro nel centro commerciale “La Cartiera”. Subito dopo sarà indetto un tavolo a tre con lo scopo di tutelare maestranze pompeiane, in pericolo di perdere per la seconda volta il posto di lavoro. L’iniziativa prevede la loro tutela che partirebbe con l’invito formale a Coopsette (e per essa le aziende collegate o committenti) a mantenere gli impegni assunti in sede di sottoscrizione del progetto del Centro Commerciale che è nato con l’intento principale di risolvere il problema occupazionale a Pompei. Coopsette, attraverso la Fergos, ha acquisito l’area industriale di via Campo d’Aviazione col fine di mettere in campo un’iniziativa commerciale di vasta portata che ha il compito, nell’ambito del suo business, di risolvere parallelamente il problema del reddito di un centinaio di famiglie, dopo la chiusura della fabbrica della carta di Pompei. In questo senso si è mossa l´Amministrazione, ad ogni livello, agevolando (tra le inevitabili polemiche) l’iter procedurale dell’iniziativa. Fatto sta che ora una quindicina di operai assunti dall’impresa di pulizie Honet Service (circa dieci) e dall’impresa di partenariato Fire Service (complessivamente cinque) hanno ricevuto poco tempo dopo la stipula del contratto di lavoro la comunicazione da parte del nuovo datore di lavoro del mancato superamento del periodo di prova. Una vicenda che ha più di un punto oscuro, in parte perché non si capisce come mai tanti operai non siano stati giudicati all’altezza di adempiere elementari compiti di pulizia o di reception nel centro commerciale. I sindacati e l´Amministrazione di Pompei si sono impegnati a prestare tutela a questi operai, mentre si deve ancora chiarire il motivo (o i motivi) che ha spinto alcuni di loro ad accettare una buonuscita a fronte dell’abbandono definitivo del posto di lavoro. Il primo cittadino di Pompei, Claudio D´Alessio, sarà presumibilmente il soggetto protagonista di questo tavolo di solidarietà, dal momento che ha sempre avocato a sè i rapporti del Comune con il Centro Commerciale “La Cartiera”. Il suo impegno è indispensabile anche per dimostrare che gli interessi collettivi (in particolare quelli delle fasce sociali più esposte) vengono prima di quelli privati. MARIO CARDONE