A cura della Redazione
Arriva una notizia curiosa dalla Direzione degli scavi archeologici di Pompei. Riguarda il rinvenimento di un serpente (probabilmente una biscia) a spasso (si fa per dire) lungo i corridoi degli uffici ministeriali di Villa dei Misteri e dell’annessa Soprintendenza (recentemente annessa a Napoli). A fare la straordinaria scoperta, nell’atto di recarsi a prestare servizi, alle ore 22,30 del 17 agosto, è stato un operatore della sala regia collegata alle telecamere di sorveglianza del parco archeologico (antifurto 24 ore su 24 collegato ai comandi di Polizia di Stato e dei Carabinieri). Il suo nome è Giancarlo Rispoli, che dall’anonimato è piombato al centro dei riflettori dei mass media come succede per tutti casi che capitano a Pompei. Il custode di notte in servizio nella sala regia, mentre transitava per il corridoio che porta al suo ufficio, è incappato in un rettile che gli tagliava la strada. Avvicinandosi per guardare meglio è apparsa inequivocabilmente ai suoi occhi la silhouette di una biscia di circa un metro proveniente presumibilmente dall’attigua area del parco archeologico. L’uomo non credeva ai suoi occhi. Il suo stato d’animo risentiva del prudenziale timore di chi fa quegli incontri che non capitano tutti i giorni. Avvenimento che ha destato scalpore tra gli operatori della sala regia e degli altri custodi del turno di notte. Una volta superato il timore iniziale, il problema per gli operatori presenti è stato quello di mettere in sicurezza l´area circostante per consentire all’inatteso ospite una via d’uscita verso il suo rifugio esterno. Così è stato. Alla fine il serpente, presumibilmente una biscia, è uscito all’esterno dell’edificio con il sollievo dei dipendenti, dileguandosi nel verde del parco archeologico. L’operazione è stata posta in essere tra le maggiori cautele a salvaguardia dell’incolumità dei presenti ma anche dello stato di salute del “rettile ospite”. Hanno fatto spere i custodi e i loro sindacalisti, che “non c’è stata violenza o atti ostili”. Prima di dileguarsi nel verde il serpente è stato immortalato con la macchina fotografica. Niente di più facile che una sua foto sia esposta nella galleria dei personaggi che sono passati per gli scavi di Pompei. Per quanto riguarda l’ambiente del personale della Soprintendenza archeologica di Pompei, incombe la preoccupazione di un’ennesima invasione delle formiche dopo il passaggio della biscia per i corridoi. MARIO CARDONE