A cura della Redazione
La musica d’autore è una consolazione non di poco conto per i cittadini residenti che sono rimasti a Pompei (per la crisi economica o per libera scelta) in questo incandescente mese d’agosto. La scelta dell’amministrazione comunale di puntare sulla musica d’autore nella cornice del cortile dello storico Palazzo De Fusco (sede del Municipio che in futuro ospiterà un museo ed venti culturali della città) si rivela vincente perché non si scontra con la direzione del Santuario di Pompei (che giustamente per i centro mariano predica un’atmosfera di raccoglimento degna del culto alla vergine del Rosario) e nello stesso tempo risponde alle aspettative del ceto turistico perché puntare sul sound di cultura (jazz, musica classica e colonna sonora di film rinomati) è il massimo a cui una città d’arte, cultura e religione, quale Pompei, può aspirare dal momento che ha tutte le carte in regola per scalare le vette delle mete turistiche internazionali (calcolate in base alle presenze turistiche), grazie ai monumenti che la distinguono da altri importanti centri abitati della nostra penisola. Lunedì sera il cartellone ha toccato il suo top (nello stesso tempo nel cortile del primo circolo didattico i servizi civili fanno proiettato il film “benvenuti a sud” nell’asmbito di una rassegna dei servizi sociali). Nello Salza con il suo quartetto ha fatto rivivere ad un folto e competente pubblico 50 anni di successo del cinema italiano (western e spaghetti, cinema civile, pellicole d’autore, cinema anni sessanta e rassegna dedicata ad Alberto Sordi). Sul palco cinque maestri della musica diretti da una tromba d’eccezione che è già un mito vivente nell’esecuzione magistrale di motivi di Nino Rota e Nicola Piovani ed altri autori insigni di colonne sonore del cinema italiano. Le storie dei films si possono anche dimenticare nel tempo ma basta eseguire un motivetto per rivivere emozioni che hanno connotato anni della nostra vita. Il pubblico ha gradito. Ha applaudito e chiesto bis ed i maestri dal palco non si sono fatti pregare. Un ultimo riconoscimento va al binomio Annunziata Vitiello che ha la responsabilità (ed il merito) politica amministrativa della manifestazione. Una volta imboccata la strada buona sarebbe un peccato disperderla negli anni a venire. MARIO CARDONE