A cura della Redazione
I vigili urbani sono sotto organico? A Pompei è disponibile una risorsa aggiuntiva a costo zero (almeno per il momento). Quando l’ordine pubblico è sotto pressione e molti a Pompei temono l’irreparabile scendono in campo le divise grigio verdi dei volontari della guardia ambientale locale, da non confondere con quello provinciale che praticamente nessuno conosce. Si tratta invece di un corpo di recente istituzione nel centro mariano, concepito con la “mission” di vigilare sulla raccolta differenziata, che a Pompei è ferma al 36%, e per dare una mano ai caschi bianchi del comandante Petrocelli nella regolazione del traffico automobilistico. Collaborazione molto apprezzata dal ceto commerciale del centro storico specie “nell’operazione cortesia” nei confronti dei molti turisti stranieri che sono arrivati a Pompei in questi torridi giorni d’agosto per vedere gli scavi archeologici. Ricevere la tutela di un funzionario pubblico nella “missione impossibile “ che riguarda l’attraversamento delle strisce pedonali di via Plinio, nelle ore di punta, fa sempre piacere. I turisti insieme al souvenir ed alla cartina degli scavi mettono nello zainetto una manciata di gratitudine per questi cortesi e disinteressati operatori che ad intermittenza scattano giù dai marciapiedi con la paletta di stop ben visibile per fermare il traffico veicolare a vantaggio dell’attraversamento delle comitive di turisti che, dopo aver consumato il pasto fuori orario nei noti punti di ristoro dell’area archeologica, si sottopongono al “sacrificio estremo” della visita delle rovine in fila ordinata, come un plotone di vittime destinate al rogo dietro la guida che sfida il caldo umido ferragostano di Pompei nel nome della cultura. Una volta fuori da quel supplizio infernale i “superstiti” saranno pronti per qualsiasi “missione impossibile”. Per quanto riguarda i volontari ambientali (la maggior parte persone adulte che al disinteresse venale farebbero volentieri a meno in cambio del ticket giornaliero di sopravvivenza) bisogna ricordare che la città si attende da loro un forte contributo in termini di miglioramento della percentuale della raccolta differenziata di rifiuti dal momento che Pompei soffre l’umiliazione della bassa classifica (in zona retrocessione) dei centri vesuviani della zona rossa. MARIO CARDONE