A cura della Redazione
Salta la prima sessione del Consiglio comunale di Pompei tra urla e contestazioni (fischi, insulti ed aperte minacce) dei titolari dei banchi ambulanti di Pompei. Si doveva prendere atto, nel corso dell’Assise, del deliberato amministrativo che prevede lo spostamento di nove banchetti di vendita di souvenir religiosi in piazza Falcone e Borsellino. Un’area che si trova nelle immediate vicinanze del parcheggio dei bus turistici ma che, al contrario, i commercianti cosiddetti ambulanti (perché stazionano a turno in aree prestabilite) sostengono che fuori dal raggio di spostamento dei pellegrini in visita al Santuario di Pompei il loro commercio non ha ragione di esistere. Problematica antica, spinosa e controversa quella dei commercianti ambulanti. Nonostante tutto ci è difficile pensare che l’attaccamento disinteressato alle ragioni di questa categoria abbia finito per spaccare la maggioranza che governa a Pompei. E’ una seconda favola, questa, a cui non crede praticamente più nessuno. Ci sono sotto motivi più profondi di dissenso che, per oscure logiche, si preferisce non confessare. Il Consiglio comunale, spostato a domani, (9 giugno) ha tra i punti all’ordine del giorno la votazione del bilancio di previsione, vero e proprio documento programmatico che si deve necessariamente ratificare. Salvatore Visciano, Raffaele Marra, Alfonso Conforti, Attilio Malafronte e Luigi Amitrano (i cinque dissenzienti) hanno in mente una strategia ben precisa ma, da quello che risulta finora, non hanno nessuna intenzione di confessarla pubblicamente, probabilmente nella speranza di non pregiudicare in anticipo una chance a loro favore nelle prossime trattative. Il solo fatto che la materia del contendere resta oscura, nonostante le pressioni esercitate dai giornali, fa pensare a molti che non ci troviamo di fronte a scontri di alta politica, forse si tratta di ben altro. Il fatto che il sindaco ed il resto della maggioranza (formata dalla minuta schiera dei fedelissimi e dal raggruppamento di quattro consiglieri comunali capeggiati da Carmine Cirillo, antagonista dei moderati) sia uscita allo scoperto con una dichiarazione del primo cittadino, la dice lunga. «La missione di questa Amministrazione comunale - ha dichiarato pubblicamente il primo cittadino Claudio D´Alessio - è continuare nella direzione di riordinare l´assetto di Pompei per avvicinarla sempre più a quelle che sono le esigenze di una città turistica». Belle parole, ma restiamo della convinzione che la radice della divisione interna è altrove. Intanto è forte l’attesa di vedere se, dopo questa botta, l’Amministrazione D’Alessio continua a tenere. La notte porta consiglio e questa politica ci ha abituato ad ogni tipo di sorprese. MARIO CARDONE