A cura della Redazione
Oramai non c’è più nessun ostacolo all’apertura del Centro Commerciale “La Cartiera”, prevista per il 14 giugno prossimo. Lunedì mattina è stato siglato un accordo di massima tra sindacati e dirigenti Fergos alla presenza del primo cittadino di Pompei. Si temevano contestazioni dell’ultimo momento, ed invece era necessario solo adeguare gli schemi dei contratti di assunzione per i cassintegrati alle clausole del protocollo d’intesa, sottoscritto nel 2005. Il tavolo di lavoro programmatico, convocato per predisporre la base degli schemi di contratto alle ditte che assumeranno, prima dell’apertura ufficiale del 14 giugno, è durato mezza giornata ma ha prodotto i risultati sperati. Agli ex dipendenti Aticarta, che attendono di riprendere a lavorare nel polo commerciale dopo una pausa di 7 anni, sono state fornite le garanzie a cui avevano diritto: accordo a tempo indeterminato, stabilità di sede ed orario di lavoro full time. La situazione resta sospesa esclusivamente per cinque unità lavorative che prenderanno servizio in un’azienda rivenditrice di impianti elettronici, che aprirà i battenti nel prossimo mese di dicembre. Gennaro Torre per la Cgil e Domenico Cascone per la Uil sono soddisfatte dell’intesa raggiunta. Sono stati definiti i termini dei servizi di portierato e di pulizia, con un livello di inquadramento adeguato e la garanzia di mantenimento dei livelli occupazionali. In questi giorni i primi neo assunti prenderanno lavoro, a partire dal 6 giugno, altri dalla prossima settimana. Sono state alla fine superate le tensioni della settimana scorsa in cui ognuno ha cercato di fare il suo gioco: in primis le aziende che devono assumere nel Centro Commerciale di via Campo D’Aviazione, ma anche i sindacati e l’Amministrazione comunale pompeiana. Alla fine, il nervosismo dei 52 ex Aticarta che contestavano le bozze di proposte di lavoro, rimarcando in particolare i bassi salari e livelli professionali inferiori a quelli che avevano da operai, ha influenzato il comportamento di tutti ed è esploso nel Consiglio comunale straordinario di domenica scorsa, indetto allo scopo di fornire loro la migliore tutela possibile. La situazione, che all’inizio era sotto controllo, è successivamente precipitata, facendo ripartire la contestazione. Domenica, in un quadro generale di forte tensione, sono stati approvati non uno ma due documenti di tutela delle famiglie degli operai dell’area industriale dismessa, che saranno avviati nel settore commerciale con nuove mansioni (un documento è stato votato dai consiglieri comunali di maggioranza, un altro da quelli di minoranza). Nel corso di un duro confronto sono stati definiti ruoli e compiti del sindacato dei lavoratori e della Amministrazione comunale. In definitiva, ognuno ha svolto autonomamente il suo ruolo. Lo ha fatto bene ed i risultati sono arrivati: tutti positivi ed apprezzati dai lavoratori. MARIO CARDONE