A cura della Redazione
Trenta euro a notte, per esercitare senza impedimenti il più antico mestiere del mondo. Essere cioè libere di offrire ai passanti, senza aggressioni, sesso a pagamento, adescando i clienti che transitano in automobile lungo il percorso esterno occidentale degli scavi di Pompei. Tanto estorcevano con violenza a prostitute e viados due coppie di migranti dell’Europa Orientale. Le minacce ed i ricatti andavano avanti da tempo, ma i quattro erano riusciti finora abilmente a non farsi individuare dalle forze dell’ordine. Ieri notte, i militari della caserma di Pompei, sotto il comando del maresciallo Tommaso Canino, li hanno beccati in fragrante mentre minacciavano di percosse, per incassare la "tangente", alcune prostitute all’interno del parcheggio del supermercato Carrefour di Pompei. Alla vista della volante dei carabinieri, i quattro delinquenti hanno cercato di svignarsela a piedi ma, mentre tre di loro sono stati prontamente fermati, ammanettati e portati in caserma, la quarta complice è riuscita abilmente a confondersi tra la folla di una processione religiosa che era partita lungo via Plinio e diretta al Santuario di Pompei. I tre delinquenti che sono stati beccati sono persone incensurate di origine bulgara (Kostov Vasil, di 32 anni, Dimitrov Stefcco, di 41 anni, Dimova Radka, di 42 anni). I carabinieri stanno cercando di individuare la seconda donna che è sfuggita alla cattura, che sembra avere ormai le ore contate. Potrebbe essere rintracciata ed arrestata da un momento all’altro. Intanto è doveroso mettere in evidenza la portata del risultato brillante dell’operazione dei carabinieri, sempre all’altezza del compito, che hanno liberato la città religiosa di un altro segmento significativo di criminalità che ruota attorno alla prostituzione maschile e femminile. Giova ricordare che nell’ultimo periodo ben diciotto persone (tra prostitute e clienti) sono state denunciate dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per atti osceni in luogo pubblico, perché trovate a consumare sesso clandestino a pagamento nell’angolo di qualche strada di Pompei. Per quanto riguarda i delinquenti arrestati nel corso della nottata di giovedì, i due uomini sono stati condotti al carcere Poggioreale, mentre la donna a quello di Pozzuoli. Oltre agli estorsori sono state accompagnate in caserma anche le quattro vittime (una prostituta italiana, un’altra dominicana e due transessuali) che hanno confermato e sottoscritto in un regolare verbale-denuncia il comportamento criminale dei loro estorsori, che gli uomini della Benemerita avevano potuto accertare con i loro occhi. MARIO CARDONE