A cura della Redazione
«Il Forum dei Giovani è stato istituito il luglio scorso, dopo anni di inattività, ed è per questo che ci siamo trovati a dover partire dai fondamentali». Giovanni Maria Starace, che è stato candidato nella coalizione D’Alessio alle ultime amministrative, utilizza il politichese (come del resto il suo amico-antagonista Vincenzo Garofalo) come se non si trattasse di organizzare un concerto, una partita di pallone, una serata analcolica in discoteca o, sarebbe stato auspicabile, un momento di riflessione pubblica sul significato del 25 aprile. Sostiene che sotto la sua direzione le cose stanno andando avanti: sono finite le ricerche, ed è stata individuata, in settimana, una sede adatta alle numerose attività prefissate. Poi Starace difende, come giusto e legittimo che sia, il sindaco amico, spiegando che «in un periodo quanto mai critico per la società e per i giovani in generale, risulta difficile portare avanti gli impegni del Forum e velocizzare i tempi dei progetti». Starace spiega anche che, nonostante tutto, grazie alla caparbietà e dedizione di alcuni amministratori, è riuscito, insieme ad altri, ad impostare ed a portare a conclusione vari progetti fra i quali quello più pubblicizzato, ma anche il più ambizioso ed impegnativo: il "Forum Card project". Attualmente la card è in fase di stampa, è in ritardo perché l’iniziativa ha avuto grande successo di partecipazione dei commercianti pompeiani. Inoltre il presidente del Forum ribatte al suo ex antagonista che il sindaco e l’Amministrazione comunale di Pompei non hanno mai mancato di dare apporto al «nostro Forum». L’argomento non dovrebbe essere motivo di discussione, fa sapere Starace: «Il Forum è un organo apolitico, e non permetterò a nessuno di utilizzarlo come mezzo di propaganda o critica politica». Il Forum, dunque, secondo Starace è un "work in progress". Noi, senza entrare nel merito del civile contraddittorio tra lui e Garofalo, ci limitiamo a notare che se fosse stato, da un punto di vista organizzativo, lasciato nel contesto delle attività sociali (insieme all´Informagiovani) avrebbe avuto subito a disposizione il supporto di una sede (il Gaudium) e di qualche computer. MARIO CARDONE