A cura della Redazione
I lavori di riqualificazione stradale annunciati dalla società Fergos srl, nel quadro degli interventi complessivi per migliorare la viabilità d’accesso al grande centro commerciale “La Cartiera”, se da un lato fanno tirare un sospiro di sollievo ai residenti della periferia pompeiana oltre il corso del fiume Sarno, dall’altro pongono problemi relativamente ai margini di sicurezza della stessa viabilità in riferimento al rischio Vesuvio. Non sfugge a nessuno il problema che l’impatto sul traffico del centro commerciale, situato in piena zona rossa, ad elevato rischio sismico, pone un problema in più, considerato l’elevato numero di mezzi motorizzati civili e commerciali attratti dal business de “La Cartiera”. E’ stato calcolato che se per un motivo qualsiasi si mettessero in moto contemporaneamente le duemila vetture che possono potenzialmente sostare nelle aree di parcheggio del centro commerciale di via Campo D’Aviazione, si formerebbe una coda lunga circa tre chilometri. Com’è noto, l’assetto viario pompeiano si è avvalso di una bretella di collegamento tra il centro commerciale che sta per aprire e l’autostrada Napoli-Salerno (lato Est) che consente tra l’altro di aggirare un passaggio a livello di Trenitalia. Pari intervento era previsto nell’area Ovest, ma il secondo progetto è rimasto nel cassetto. Ne consegue che il flusso di automobili diretto al supermercato, che proviene da Napoli, è costretto ad inserirsi nel traffico urbano. Ora è arrivata la notizia che, a parte la bretella, gli svincoli e le rotonde che facilitano il percorso su alcune intersezioni statali saranno ristrutturate dalla Fergos Srl. Tra queste, anche via Ripuaria e via Astolelle. Si tratta di due arterie stradali che s’incrociano ad angolo retto perché la prima attraversa la città in direzione Est-Ovest, la seconda in direzione Nord Sud. Indubbiamente ne consegue un buon miglioramento della qualità del percorso stradale intorno a “La Cartiera”, perché si tratta di strade colabrodo, la seconda delle quali con alcuni cantieri residui, risalenti alla bonifica del fiume Sarno. Intervento che è costato al Comune la cessione dei diritti pubblicitari lungo tutto il percorso. Resta al di fuori di ogni intervento l’area occidentale della città, peraltro interessata da forti flussi turistici diretti agli scavi archeologici. Tutto rimane come prima, con la speranza che non si debba parlare in un secondo momento di mancanza di prevenzione. MARIO CARDONE