A cura della Redazione
Dopo linaugurazione della Lungodegenza e la conclusione dei lavori prevista per fine maggio, partirà ufficialmente la Riconversione del Mauro Scarlato secondo gli accordi siglati con il Sub Commissario Asl Salerno Sara Caropreso e il Commissario Maurizio Bortoletti, con lapertura dei seguenti reparti: Laboratorio di Analisi, Radiologia, Emodialisi, U.O. Medicina Interna, U.O. Lungodegenza, U.O. Reumatologia, struttura complessa di Broncopneumologia, Riabilitazione Cardio-Respiratoria, Riabilitazione Neuro-Motoria, Terapia Sub Intensiva Respiratoria, Terapia Intensiva, Ambulatori II livello di Cardiologia, Ortopedia, Chirurgia, Ginecologia e Pediatria.
Il consigliere regionale Monica Paolino, con una interrogazione a sua firma avente ad oggetto Richiesta di inserimento dellospedale M. Scarlato nella rete demergenza diretta al Presidente della Regione Campania e Commissario ad acta alla Sanità Stefano Caldoro, al Sub Commissario ad acta alla Sanità Mario Morlacco e al Commissario Asl Salerno Maurizio Bortoletti, illustra il tema della nuova battaglia sanitaria.
Con la Legge 16 del 2008 - scrive la Paolino -, ultimo atto approvato dalla Regione Campania in tema di Sanità e poi successivamente con il decreto commissariale 49 a firma di Zuccatelli, lospedale di Scafati sarebbe diventato una Riabilitazione semplice e Lungodegenza. Tutto ciò a causa di un debito pubblico accumulato in Campania, in questi anni, da una politica scellerata e irresponsabile. La battaglia intrapresa - prosegue il consigliere del PdL -, ci ha consentito di andare oltre il decreto 49 e di creare un Polo di alta specialità riabilitativa respiratoria a Scafati, che trasformerà lattuale nosocomio in un punto di riferimento regionale. Tutto questo, però, non basta. Lalta densità abitativa del comune di Scafati, superiore ai 55 mila abitanti e i flussi provenienti dai paesi limitrofi, oggi, con lattuale organizzazione dellemergenza, non riescono ad essere soddisfatti. Eppure, prima della chiusura, il M.Scarlato riusciva a soddisfare circa mille codici rossi e settemila codici gialli, senza considerare i verdi e i bianchi. Lintensità di traffico veicolare che separa il presidio di Scafati dalle strutture di Nocera e Sarno, inoltre, comporta lindirizzo dellutenza verso i nosocomi del napoletano. Alla luce di queste enormi criticità è arrivato il momento di intraprendere unaltra importante battaglia, affinchè il M.Scarlato sia re-inserito nella rete demergenza, attraverso una rimodulazione del Piano che interessa lAgro nocerino, tenendo conto del tipo di riconversione in atto per il presidio di Scafati. Questo - afferma ancora Paolino -, anche in considerazione del miglioramento dei conti relativi al Bilancio Asl. A questo punto del percorso di Riconversione del M. Scarlato siamo tutti convinti di andare avanti e di far rientrare questultimo nella rete demergenza. La convocazione di consigli comunali monotematici, richiesta da alcuni comitati, rischierebbe, pertanto, solo di ribadire concetti già ampiamente condivisi, a meno che non si voglia solo strumentalizzare. Ogni decisione, ora, si gioca su altri livelli che competono al sub commissario Morlacco e al Ministero della Sanità, così come avvenuto anche per il decreto 49. Sarebbe, quindi, utile che la politica tutta, al di là delle ideologie e delle appartenenze si adoperasse a far comprendere le esigenze della nostra comunità a questi livelli istituzionali. In particolare - conclude la consgliera regionale - è opportuno coinvolgere in questo ragionamento anche il Ministero della Sanità e delle Economie che oltre ad avere responsabilità dirette dovrebbe dare il proprio placet poi sulla eventuale modifica del decreto stesso.
COMUNICATO PDL SCAFATI