A cura della Redazione
«Il fatto che finalmente nell´aula consiliare di Castellammare verrà apposta la targa in onore degli eroi antimafia "Falcone e Borsellino", a cui su mia iniziativa era stata dedicata non a caso l´aula consiliare, così come avevamo chiesto noi da oltre due anni (e dopo una interrogazione parlamentare, un intervento del presidente della Camera, uno del Prefetto e dopo l´attenzione del Presidente del Senato) è la vittoria di chi crede che la lotta alla camorra deve partire dall´interno della politica e delle istiutuzioni». E´ quanto sostiene Antonio Sicignano, consigliere comunale della città delle acque e responsabile regionale del dipartimento anticamorra di Fli. «Si tratta di una iniziativa necessaria e doverosa - prosegue Sicignano -, la cui attuazione manca incredibilmente da due anni, tesa ad affermare simbolicamente, a tutti e specie ai giovani, chi sono i veri eroi per le istituzioni: e gli eroi sono Falcone e Borsellino non chi tessera parenti di camorristi a partiti politici. Per questo motivo, ringrazio i Presidenti di Camera, On. Gianfranco Fini, e Senato, sen. Renato Schifani, intervenuti in argomento, oltre che il Prefetto di Napoli, per la sua sollecita attenzione e dell´on Luigi Muro, che ha presentato una interrogazione parlamentare». Sicignano, poi, critica il sindaco Luigi Bobbio. «Quanto alle nuove inutili polemiche avanzate da questo "piccolo" amministratore di condominio, che purtroppo alcuni stabiesi già pentiti hanno votato alla carica di primo cittadino - dichiara il consigliere comunale -, ho deciso da tempo di non rispondere; è evidente a tutti che il fatto che questa targa verrà apposta è anche una sua sconfitta, dato che da oltre due anni non la voleva apporre ed non è certamente un caso che dopo due anni proprio ora verrà apposta. La vicenda, sia ben chiaro, è una sconfitta di chi pensa di gestire una amministrazione comunale come fosse un condominio, interpretando le leggi e le norme a suo uso e consumo, pensando di zittire le persone con una voce alta o polemizzando con tutti e tutto. Oggi - conclude Sicignano - ha perso questo modo di amministrare la città e chi la pensa diversamente farebbe bene a tacere».