A cura della Redazione
Ieri mattina, il sindaco di Pompei Claudio D´Alessio, ha presentato a Palazzo De Fusco il progetto ArcheoPark. Manifestazione pubblica pensata sulla scia del successo newyorkese, dove l’occasione è stata propizia per rinverdire il rapporto d’amicizia dell’Amministrazione locale con l’associazione dei campani residenti negli Stati Uniti d’America. Al fianco del sindaco c´era l’assessore Pasquale Sommese, rappresentante della Regione Campania nella missione a New York. Sommese non ha mancato di elogiare l’iniziativa del sindaco di Pompei, promettendo il suo appoggio per il finanziamento di un’opera innovativa nella sostanza e nel procedimento perché parte dal basso. Solo dopo che sono stati risolti i problemi urbanistici entra in gioco il coinvolgimento dell’Ente Regione. E’ toccato, invece, al team di esperti di archeologia, urbanistica e paesaggio illustrare le linee fondamentali di un progetto che mira a richiamare investimenti pubblici e privati, rivalutando un’area periferica di circa un chilometro quadrato senza mettere in cantiere neanche un centimetro di cemento. Si punta a creare una struttura d’attrazione turistica in un’area strategica sita a nord di Pompei. Nello specifico sono interessate dall’intervento le contrade Fossa di Valle e Civita Giuliana, dove da una parte si trova il rudere della città antica mentre sul fronte opposto incomincia il Parco Nazionale del Vesuvio. “Si punta a fare di un vincolo un fattore di vantaggio”. E’ stata la battuta corale degli esperti, perché la vicinanza dell’area prescelta al monumento archeologico ed al Vesuvio non consente possibilità di interventi di edilizia abitativa, ma nello stesso tempo ha preservato un paesaggio intatto, dove è possibile leggere ancora i segni del tempo. Per la costruzione del parco archeologico, che rientra tra le opere triennali programmate dal Comune di Pompei, D’Alessio ed i suoi si ripropongono molteplici obiettivi tra i quali, in primis, è prevista l´apertura dell´ingresso agli Scavi di Pompei nell’area nord (Porta Vesuvio) e la creazione di un collegamento con l´area settentrionale destinata alla funzione di Parco Archeologico sperimentale. In secondo luogo, si punta al potenziamento del sistema connettivo carrabile e ciclopedonale, anche con l´apertura della nuova stazione della circumvesuviana (o della riapertura di quella preesistente). A seguire, vi sono la valorizzazione del territorio agricolo con la produzione e commercializzazione di ortaggi a chilometro zero, e la riqualificazione dei nuclei abitativi esistenti insieme alla riproposizione di mestieri antichi. Infine, s’intende costituire un centro di ricerca collegato al sistema formativo e scolastico (nella forma dei campus universitari) in accordo con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei. Insieme a queste iniziative, calza a pennello il rilancio di funzioni ricettive di accoglienza e ristoro. MARIO CARDONE