A cura della Redazione
Il ceto dirigente del Partito Democratico di Pompei avvia un percorso unitario sulla base della indizione di una conferenza programmatica. Potrebbe essere l´occasione buona per rilanciare il Pd a Pompei su basi unitarie ed aprire, nello stesso tempo, il confronto sulle migliori politiche amministrative da adottare. E’ chiara l’ambizione, non dichiarata apertamente, di riunificare le due anime del partito da tempo divise sull’appoggio o meno alla giunta D’Alessio, ma serve un segnale di disponibilità all’ascolto da parte della maggioranza che governa la città. Il sindaco Claudio D’Alessio si è dimostrato ottimo pacificatore in casa propria (vale a dire l’Udc) portandosi negli Stati Uniti (a spese dei contribuenti) l’assessore Giuseppe Tortora, a cui solo la settimana prima aveva revocato la delega al commercio per inattività amministrativa. Ora è il momento di dimostrarsi pacificatore anche con i partiti alleati, dove sussistono suoi antichi sostenitori. Martedi scorso, durante il comitato direttivo del Partito, presieduto dal segretario cittadino Vincenzo Mazzetti, a cui ha preso parte Paolo Persico, della commissione regionale campana di garanzia, c’è stata una larga partecipazione alla discussione sui temi di politica nazionale: crisi economica, futuro dei giovani, rilancio della funzione propositiva e della capacità d´iniziativa del Partito Democratico. A conclusione del dibattito, il segretario cittadino ha proposto la nomina di gruppi di lavoro al fine di coinvolgere maggiormente gli iscritti. Si tratta di riprendere il filo del dialogo interno prima di partire con quello esterno. E’ stata fissata per sabato 28 aprile la Conferenza programmatica del Partito Democratico. La politica di sviluppo e la dotazione infrastrutturale di Pompei e dell´area vesuviana, la riforma dei servizi e della macchina amministrativa, la trasparenza e la legalità saranno gli argomenti all´ordine del giorno. La drammaticità della crisi, i pesanti sacrifici chiesti dal Governo, i tagli alla finanza pubblica, i meccanismi della tassazione locale e delle tariffe di servizi essenziali (acqua, rifiuti, manutenzione delle strade) richiedono una rivoluzione copernicana della realtà amministrativa. “Pompei ha una responsabilità grande - ha spiegato nel suo intervento Paolo Persico -. E’ una città che attrae enormi flussi turistici e con essi un potenziale enorme di sviluppo culturale. Ecco perché - ha proseguito Persico - serve un progetto complessivo e, al tempo stesso, la capacità di migliorare la qualità della città e la sua forza d’attrazione”. MARIO CARDONE