A cura della Redazione
Istruzioni per l’uso contro lo stalking sono state impartite nel corso della festa delle donne, più precisamente nel suo prologo: la proiezione del film “Bordertown” di Gregory Nava, che si è tenuta lunedì 5 marzo nella sala del consiglio comunale di Pompei. Al dibattito sul film è intervenuto anche il comandante della caserma dei carabinieri, il maresciallo capo Tommaso Canino, che ha rilasciato con garbo e competenza una serie di consigli utili alle signore presenti. “Prevenire è sempre meglio che contrastare - è la ricetta di Canino - che ha spiegato che lo stalking consiste in una sottile e sistematica persecuzione operata principalmente nei confronti delle donne (anche se la vittima può essere di entrambi i sessi). E’ difficile, nello specifico, distinguere lo stalking da un corteggiamento maldestro per cui le forze di polizia sono prudenti nel consigliare il ricorso immediato all’azione giudiziaria diretta (come la querela). Al contrario è sempre raccomandata la richiesta di consiglio e tutela agli sportelli di commissariato e dei carabinieri. “A Pompei non si è mai verificato un caso di stalking”. Ha assicurato Canino. A questo punto, se fosse stato presente, il sindaco Claudio D’Alessio avrebbe probabilmente argomentato: “perché Pompei è una città che pensa alle donne”. Slogan adottato dall’Amministrazione comunale in occasione delle iniziative per l’otto marzo e giorni successivi. Visite guidate agli scavi con degustazioni di antiche ricette romane, personale di pittura, premiazione ad una donna pompeiana esemplare (Antonella Serafino) concerto di Fiordaliso (al Di Costanzo Mattiello). Nei giorni successivi, l’11 marzo, la giornata di prevenzione al tumore al seno. Sono programmati altri film sulle donne ed una mostra d’artigianato. Iniziative dell’esecutivo comunale poste in essere dalla delegata alle pari opportunità. Una di quelle cariche “inventate” dal sindaco D’Alessio quando deve pareggiare i conti tra le varie componenti della sua maggioranza. In questo caso non si è dimostrato imparziale perché un Assessorato non vale una delega. Bene ha fatto Rita Montemarano, in ogni caso, ad utilizzare in senso propositivo l’opportunità che le è stata conferita nell’organizzare iniziative culturali di ottimo spessore. In ogni caso al sindaco D’Alessio va ricordato, in occasione della “Festa delle Mimosa”, di non aver avuto molto riguardo per l’unica donna che aveva precedentemente chiamato nel suo esecutivo. MARIO CARDONE