A cura della Redazione
L’attuale corso politico di Pompei, in cui prevale la strategia di dare un nuovo piano al traffico cittadino ed alla gestione della viabilità, ha messo in luce l’iniziativa del consigliere comunale Alfonso Conforti. Conforti non è neanche organico all’esecutivo D’Alessio, perché non è assessore, ma opera nella regolamentazione del trasporto pubblico e del piano traffico sulla base di una delega fiduciaria da parte del primo cittadino. Le iniziative che ha promosso hanno avuto fino ad ora l’impatto principale nell’area circostante gli scavi archeologici di Pompei. L’intenzione di fondo è quella di razionalizzare i percorsi di accesso al Monumento e, nel contempo, favorire gli affari legati al turismo culturale. Ricordiamo l´istituzione del senso unico sulla rampa di Villa dei Misteri, con corsia pedonale e spazi riservati ai mezzi pubblici. Attualmente il dibattito è incentrato sulla nuova configurazione di zona a traffico limitato. Iniziativa che riguarda l’assetto viario di tutto il centro di Pompei ma che è stata studiata principalmente in relazione al movimento turistico di massa che interessa gli scavi archeologici, sito che richiama due milioni e mezzo di visitatori l’anno. Ora, coloro che avversano questi progetti fanno notare come essi favoriscono nella maggior parte dei casi parenti o stretti amici del delegato del sindaco. Quasi come se questo personaggio (che nelle spartizioni politiche ha dimostrato di saperci fare, anche contro la volontà del capo della coalizione) si avvalesse dei suoi poteri o, meglio, delle informazioni in suo possesso per favorire le persone che gli sono vicine. In questo modo, mentre gli avversari politici lo definiscono un profittatore, i commercianti che non approvano le sue strategie ne mettono in rilievo il conflitto d’interesse perché avrebbe maturato tutta una serie di "vantaggi" diretti o indiretti nell’area archeologica. Situazione che lo priverebbe del titolo di fissare la future linee d’azione. Sull’altro versante, il pericolo è quello di gettare via il bambino con l’acqua sporca perché bisogna capire prima cosa si vuole. Non si capisce bene se si avversano certi progetti per colpire il personaggio o si puntano gli strali contro Conforti perché s’intende affossare iniziative come la Ztl. MARIO CARDONE