A cura della Redazione
Né esclusi né riammessi è il titolo delliniziativa assunta dallUfficio della Pastorale Familiare e della Vita e dal Consultorio Familiare Diocesano San Giuseppe Moscati del Santuario, entrambi diretti da don Giuseppe Lungarini.
Il primo appuntamento è per sabato 25 febbraio, dalle 16.30 alle 18.30, presso la Sala Marianna De Fusco, nel Piazzale Beato Giovanni XXIII. Relatore dell´incontro sarà don Carlino Panzeri, Responsabile regionale e membro della Consulta CEI per la Pastorale Familiare e direttore della Pastorale della Famiglia della Diocesi di Albano Laziale.
La realtà drammatica e complessa di chi ha vissuto e vive la dolorosa esperienza della rottura del rapporto coniugale è quanto mai attuale: spesso separati e divorziati si sentono esclusi dalla comunità cristiana. Il Signore non lascia, però, solo nessuno e come disse il 17 agosto 2002 il Beato Giovanni Paolo II, inaugurando il Santuario della Divina Misericordia nella sua Cracovia: Non esiste per luomo altra fonte di speranza, al di fuori della misericordia di Dio.
Il 5 aprile 2008, gli fa eco Papa Benedetto XVI, intervenendo al congresso internazionale sul tema: Lolio sulle ferite Una risposta alle piaghe dellaborto e del divorzio. In quelloccasione il Santo Padre disse: Sì, davvero gli uomini e le donne dei nostri giorni si trovano talvolta spogliati e feriti, ai margini delle strade che percorriamo, spesso senza che nessuno ascolti il loro grido di aiuto e si accosti alla loro pena, per alleviarla e curarla. Nel dibattito, spesso puramente ideologico, si crea nei loro confronti una specie di congiura del silenzio. Solo nellatteggiamento misericordioso ci si può avvicinare per portare soccorso e permettere alle vittime di rialzarsi e di riprendere il cammino dellesistenza.
Mons. Carlo Liberati, Arcivescovo di Pompei, sensibile a queste problematiche che oggi vive la società, ha stimolato la realizzazione di questo ciclo di incontri con i fratelli separati e divorziati. Io credo afferma don Lungarini che è compito della Chiesa promuovere lascolto e la riflessione sulle sofferenze delle persone. Nel riaffermare il principio dellindissolubilità del matrimonio, sacramento cristiano, non si può impedire alla tenerezza di Dio di raggiungere chi è ferito nel cuore e nellanimo. Il dialogo e il confronto diventano così strumenti per non far sentire nessuno abbandonato a se stesso e impediscono ogni possibile incomprensione o cattiva conoscenza dei principi.
A questo incontro ne seguiranno altri, con cadenza mensile, di cui, in seguito, saranno resi noti gli orari.