A cura della Redazione
Prosegue lo stato d’agitazione all’interno del Comune di Pompei. Oggetto della protesta sono le iniziative dei vertici amministrativi che puntano a fronteggiare la carenza di vigili urbani. Iniziative che sono state viste dalla base dei dipendenti come palese ingerenza nei meccanismi di carriera, con lo scopo, illecito secondo loro, di favorire alcuni dipendenti a scapito di altri. Un ennesimo esempio di arroganza della politica, dove i meriti sono stati sacrificati alle appartenenze? Sarà il Tar a decidere. Nel frattempo, la dirigenza comunale, dietro mandato dell’assessore Alfano, va avanti. Gli impiegati ed i comuni cittadini che hanno aspettativa di un posto di lavoro a tempo indeterminato si rivolgono al Prefetto ed alla Corte dei Conti. Chiedono un provvedimento di sospensione d’urgenza dei concorsi che dovrebbero selezionare due ufficiali ed un vigile del corpo di Polizia Municipale. L’Amministrazione comunale, per far fronte al vuoto d’organico nel corpo dei caschi bianchi, ha indetto concorsi interni. Lo scopo è quello di cambiare il profilo organico di due funzionari ed un impiegato della carriera amministrativa, al fine di sopperire a vuoti d’organico. “Tutto secondo le regole - assicura l’assessore Alfano. - Prima di procedere abbiamo chiesto la consulenza di un esperto legale del settore del lavoro". "Provvedimento sbagliato, a danno dell’interesse legittimo di numerosi vigili urbani che ambiscono al ruolo di ufficiale ed a tanti cittadini che aspettano da anni che il Comune di Pompei bandisca un concorso pubblico per ripianare il vuoto di organici nel Corpo", ribatte Biagio Prezioso per la segreteria provinciale della Cisl. Sta nei fatti che con l’iniziativa d’intervento nei profili professionali comunali saranno cancellati quattro posti dell’organico che invece sarebbero stati ripianati con un regolare concorso pubblico. Non a caso, nella nota di protesta compaiono le firme anche di comuni cittadini di Pompei, che hanno la certezza di aver bene interpretato la legge. La vertenza nasce in un clima aziendale oramai pregiudicato da tempo ed avvelenato da qualche trasferimento d’ufficio ritenuto da alcuni pretestuoso e teso ad intimidire la controparte. Il sindaco D’Alessio viene accusato di privilegiare i suoi. La magistratura entrerà nel merito dell’ultima decisione del suo esecutivo, così sapremo se ha ragione o meno. MARIO CARDONE