A cura della Redazione
Martedì 24 gennaio, Carlo Liberati festeggerà il suo ottavo anniversario di episcopato a Pompei. Il 5 novembre 2003 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo-Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario. Successivamente, il 10 gennaio 2004, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, il Cardinale Angelo Sodano lo consacrò Vescovo. Liberati, proveniente dalla Diocesi di Fabriano-Matelica, era stato fino ad allora delegato per l’amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Fu trasferito, poi, nella città mariana nota per la tradizione delle opere sociali di Bartolo Longo a favore dell’infanzia abbandonata, dell’istruzione di ragazzi, della difesa della famiglia, della tutela dei disabili, del recupero sociale dei drogati, della cura degli anziani. Le parole dell’Arcivescovo Liberati sono state fin dal primo momento di sprone all’azione concreta, confidando nella Vergine del Rosario e conferendo nuovo impulso all’accoglienza dei pellegrini, dalle cui donazioni la Chiesa di Pompei trae i mezzi per il finanziamento delle Opere es il restauro degli edifici religiosi e di numerosi altri beni immobili che costituiscono il secolare patrimonio della Chiesa di Pompei, da cui trae origine una cospicua rendita. Purtroppo molti di essi sono fatiscenti. Arrecano danno al paesaggio urbano di Pompei ed alle sue prospettive turistiche. Attualmente è in corso il restauro integrale degli affreschi e dei mosaici del Santuario. Sale per convegni sono state costruite nella cittadella cristiana. Le opere di carità sono state rilanciate con la ricostituzione della “Casa Famiglia” grazie ad un importante finanziamento regionale. Impulso anche ai Centri Educativi come la “Comunità Incontro” di don Gelmini, finalizzata al recupero dei giovani tossicodipendenti e degli alcolizzati. Nonostante la dinamicità della iniziativa di Liberati, in questi otto anni che ha trascorso alla guida della Chiesa pompeiana ci sono state anche delle ombre rappresentate dai non buoni rapporti con l’amministrazione civica locale, buona parte dei suoi collaboratori e dello stesso popolo dei credenti. Hanno avuto clamore le liti tra Liberati e il sindaco D’Alessio riguardo la cessione in gestione dell’Albergo del Rosario, il pagamento delle tasse comunali (c’è una lite giudiziaria ancora in corso riguardo al pagamento dell’Ici dei Beni della Chiesa) ed alla gestione degli spazi comunali per cui Liberati non tollera manifestazioni pubbliche nella piazza dove si trova il Santuario della Madonna del Rosario. L’anniversario del suo episcopato sarà ricordato dalla comunità cattolica pompeiana. Martedì, alle 19.00, in Basilica, con la solenne celebrazione della Santa Messa presieduta dallo stesso Liberati. MARIO CARDONE